Un anno fa gli OKC Thunder cedetteto Serge Ibaka a Orlando in cambio di
Victor Oladipo, Domantas Sabonis e Ersan Ilyasova. Successivamente
girarono Ilyasova a Philadelphia in cambio di Jerani Grant. Oggi con
Oladipo e Sabonis si sono assicurati Paul George. È un Paul George in
scadenza di contratto ma lo era anche Ibaka. In pratica hanno
trasformato Ibaka in George e Grant. È ovvio che comunque vada a finire
hanno vinto la trade, che l'avversario in questione sia considerato
Indiana o Orlando. I Magic avevano Oladipo, Sabonis e Ilyasova e adesso
hanno in pratica Terrence Ross. Normale che Rob Hennigan, il general
manager, sia stato avvicendato.
Opinioni, analisi e i miei libri: il mondo del basket americano visto da me di Claudio Limardi
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sabato 29 luglio 2017
Una nuova grande a Ovest: Minnesota?
Se la condizione minima, indispensabile per definirsi un Superteam è
allineare almeno tre superstar assolute allora dopo l'acquisto di Jimmy
Butler, Minnesota è arrivata a buon punto. Naturalmente Golden State ha
quattro superstar e tutte e quattro sono da Top 25 del momento inclusi
probabilmente due dei primi cinque e tre dei primi dieci giocatori:
questo al momento rende il confronto con chiunque impari. Ma Minnesota
ha avanzato la candidatura come potenziale Next Superteam con un livello
di talento forse superiore a quello di Philadelphia, meno asset da
sfruttare in futuro ma maggiore affidabilità. Le tre baby star dei 76ers
hanno giocato una media di 10.3 partite in carriera. I Wolves hanno due
numeri 1 del draft che hanno già legittimato il loro status e un
All-Star perenne.
I Clippers del Gallo e di Milos Teodosic
Tanti in Italia avrebbero voluto vedere Danilo Gallinari giocare in una
squadra da titolo ma i Clippers non sono la barzelletta che erano sotto
la gestione di Donald Sterling. Nelle ultime cinque stagioni hanno vinto
regolarmente più di 50 partite, soglia dell'eccellenza, il proprietario
Steve Ballmer è il più facoltoso dell'intera NBA e a bordo è appena
arrivato da Golden State un personaggio fantastico come Jerry West.
Gallinari è in una grande organizzazione che tra l'altro aveva in altri
momenti cercato di prenderlo.
Brooklyn, D'Angelo Russell primo passo per la rinascita
I Brooklyn Nets si trovano in una situazione ancora pesante. Le sciagurate operazioni firmate dall'ex general manager Billy King nel tentativo disperato di vincere subito un titolo hanno spedito la squadra molto oltre l'abisso della decenza. La loro prima scelta ha dotato i Celtics (poi i Sixers) di Markelle Fultz ma non è ancora finita. La prima scelta del 2018 sarà ancora dei Celtics e non ci sono elementi per pensare che non possa essere ancora la 1. Quindi i Nets non hanno neppure interesse a fare tanking, possono solo aspettare. Potrebbero tentare di vincere il più possibile solo per sfuggire all'umiliazione di regalare una scelta altissima ai Celtics ma non servirebbe a nulla dal loro punto di vista.