10 Jamaal
Wilkes
(2
titoli, 2 All-Star Game, 18.4 ppg, 2.6 apg, 5.4 rpg)
Ci sono
giocatori che incredibilmente hanno scelto la partita sbagliata in cui
esplodere. Nella Finale del 1970, Walt Frazier segnò 36 punti con 19 assist
consegnando ai Knicks il loro primo titolo ma quella partita rimarrà per sempre
quella dell’atto eroico di Willis Reed (in campo zoppicando, due canestri nei
primi due possessi in un pandemonio indescrivibile). Nell’immaginario
collettivo la partita incredibile di Frazier resta avvolta nella nebbia. A
Jamaal Wilkes successe lo stesso nel 1980: quando i Lakers vinsero il titolo in
gara 6 a Philadelphia senza Kareel Abdul-Jabbar, lui segnò 37 punti! Ma li
segnò nella sera in cui il rookie Magic Johnson ne fece 42! Wilkes ha vinto un
titolo da rookie ai Warriors come spalla di Rick Barry poi due a Los Angeles
quand’era il numero tre della squadra dopo Magic e Kareem (o viceversa). Può
essere considerato il James Worthy della prima edizione dello Showtime. In quelle
stagioni a Los Angeles ebbe 18.4 punti di media con 5.4 rimbalzi con due
convocazioni per l’All-Star Game. Rispetto a Worthy ha fatto un pochino di meno
e in quella squadra c’era anche Norm Nixon a reclamare il ruolo di terza punta.
Ma Wilkes era un all-around super, che nel ruolo di ala piccola giocava contro
i giocatori di maggior talento della NBA di allora, vedi Larry Bird a Boston,
Julius Erving a Philadelphia, Marques Johnson a Milwaukee. Aveva un tiro
atipico, un movimento circolare sopra la testa, ma letale.