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lunedì 19 dicembre 2016

NBA WEEK 8/c: la guerra ai riposi delle star

Il nuovo contratto collettivo prevede una seria riduzione del numero di partite back-to-back e soprattutto la combinazione ritenuta più letale, le quattro gare in cinque giorni. Per creare spazio - essendo fuori discussione la riduzione del calendario- la stagione comincerà due settimane prima circa per dilatare la durata. L'obiettivo è duplice: proteggere la salute dei giocatori quindi ridurre i rischi di infortunio e con più tempo per recuperare convincere gli allenatori a non "riposare" i giocatori chiave in talune partite.
Il problema del "DNP-rest" è diventato preoccupante per la Lega. Da un lato ci sono i diritti delle televisioni e del pubblico che pagano e vogliono vedere le star. Dall'altro ci sono gli allenatori che durante la regular season pensano a lunga scadenza e vorrebbero minimizzare i rischi. Gregg Popovich fu il primo ad adottare il riposo in talune gare come una strategia poi la mossa è diventata di uso comune. Di recente Cleveland ha riposato tutte le sue star battezzando la partita di Memphis. La chiamano "schedule loss" la sconfitta imposta dal calendario.
La NBA iniziale colpì severamente questa tendenza. Popovich fu multato di 250.000 dollari. L'integrità del gioco è sacra ma lo è anche il diritto di un allenatore di gestire il roster e programmare. Il confine tra giocatore "fermato" a scopo precauzionale e quello infortunato può essere labile. A Philadelphia ad esempio Joel Embiid è gestito come un vaso di cristallo e come altri ha un limite di minuti di utilizzo che è stato determinato dal suo club. Ma c'è anche una questione di equità competitiva da ricordare. Su 82 gare non dovrebbe pesare ma non è detto.
Aumentando i tempi di riposo medio tra una gara e l'altra la NBA spera di riuscire a contenere il problema ma non potrà eliminarlo perché la posta in palio è troppo alta. Convincere gli allenatori a frazionare le assenze strategiche non è possibile. Tyronn Lue preferirà sempre riposare tutte le sue stelle insieme piuttosto che giocare tre differenti gare senza uno di loro.
THE OSCAR ROBERTSON FEAT
Oscar Robertson è l’unico giocatore che sia mai andato in tripla doppia media in una stagione. Tre  giocatori hanno la possibilità di riuscirci quest’anno anche se di gara in gara Westbrook sembra sempre più solo. Ecco le loro medie attuali.
GiocatorePpgRpgApg
Russell Westbrook30.410.511.0
James Harden27.78.011.8
LeBron James25.07.69.0
 

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