venerdì 19 agosto 2016

La straordinaria parabola di Manu Ginobili


Il ritiro di Manu Ginobili dalla nazionale argentina era ovviamente scontato. Ginobili ha 39 anni e una lunghissima carriera alle spalle con stagioni NBA estremamente impegnative con cinque viaggi in Finale e per ognuno di essi un centinaio di partite annuali. L'anagrafe non fa sconti. In questi giorni abbiamo avuto un saggio dei tributi che riceverà giustamente nel giorno del ritiro vero quando probabilmente la sua maglia numero 20 verrà ritirata dai San Antonio Spurs.
Ci sono diversi flash della carriera di Ginobili che meritano qualche riflessione. Arrivò alla Virtus Bologna come ripiego nel 2000. Ettore Messina voleva Andrea Meneghin, più esperto e testato. Meneghin preferì la Fortitudo e Ginobili fu il premio di consolazione anche se aveva già fatto molto bene a Reggio Calabria. In quella stagione Ginobili avrebbe dovuto fare il cambio di Sasha Danilovic o comunque prenderne il posto gradualmente. Ma al ritorno dalle Olimpiadi di Sydney, Danilovic decise di ritirarsi a soli 30 anni. Questo spalancò le porte a Ginobili. Non dico che se ci fosse stato Danilovic entro fine stagione non sarebbe diventato comunque il Ginobili dominatore della stagione ma magari il percorso sarebbe stato più tortuoso. Danilovic era esaurito fisicamente ma era sempre Danilovic e a Bologna persino oggi molti pensano sia stato più grande di Manu. Almeno a Bologna.

NY Basketball Stories 2.0: St.John's e Chris Mullin




Mullin era un “brooklyniano” convinto. Nel 1984, prima del suo ultimo anno a St.John’s, superò le spietate selezioni di Bobby Knight (che tagliò Charles Barkley, Karl Malone e John Stockton tra gli altri) e si conquistò un posto nella Nazionale USA ai Giochi di Los Angeles 1984. La famiglia affittò un appartamento a Malibu per tutta la durata delle Olimpiadi e non si perse un secondo di Chris. Lui partì in quintetto solo contro il Canada del suo amico Wennington e segnò 20 punti. 
Ma alla fine del torneo vinto dalla squadra americana era il secondo realizzatore, il terzo passatore, il secondo rimbalzista di una formazione in cui la stella delle stelle si chiamava Michael Jordan.