Nel 1990, i Los Angeles
Lakers scelsero alla fine del primo giro il serbo Vlade Divac. Jerry Krause non
lo prese perché non sapeva bene chi fosse e quanto valesse. Decise che da quel
momento avrebbe iniziato a seguire il mercato europeo come meritava e non gli
sarebbe più sfuggito nessuno. “Se in Europa ci sarà un altro Divac lo troverò e
lo porterò a Chicago”, giurò a sé stesso. L’innamoramento di Krause
per Kukoc cominciò allora e gli creò non pochi problemi con Scottie Pippen, che
chiedeva un nuovo contratto e vedeva i Bulls spendere soldi ed energie per
inseguire la “Croatian Sensation”. “Ho un sogno – confessò Krause – Toni in
mezzo a portare palla e Jordan e Pippen ai suoi fianchi”. Quando Kukoc arrivò
in America invece Jordan si ritirò e i Bulls smisero di essere la squadra che
Toni pensava di trovare. In compenso ebbe subito più spazio del previsto.