Lamar Odom rimase in quella posizione per tre
ore. Un uomo solo con in braccio un bambino di sei mesi e mezzo. Si
chiama morte bianca. Jayden Odom passò dal sonno alla morte senza avvertire
nessuno, lasciando il padre disperato a gestire un altro dei tanti drammi della
sua vita. "La vita di Lamar è stata sempre così: una parte ricca di successi,
fortuna, gioie; e l'altra metà dominata dai drammi più dolorosi", disse
Jerry DeGregorio che Odom ha sempre definito il "mio padre bianco".
DeGregorio è stato la figura più presente nella vita
tragica di Lamar Odom. "Mi chiamavano Little Lloyd" disse lui un
giorno. Il piccolo Lloyd Daniels ovvero il simbolo newyorkese del talento
sprecato o di una vita rovinata dalla strada. Solo che Daniels ha sprecato
davvero il suo talento salvandone un po' per qualche anno passato nella NBA o a
risollevare se stesso. Odom ha giocato tanto nella NBA, è stato un All-Star,
sesto uomo dell'anno, ha vinto due titoli con i Lakers, guadagnato un centinaio
di milioni. Lamar Odom è la prova che non puoi mai dare nulla per scontato. La
sua sembrava una storia a lieto fine contro tutti i pronostici e forse anche la
dimostrazione che in fondo ai bravi ragazzi, generosi, altruisti, la fortuna
può dare una mano. Ma non è andata così.
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