martedì 3 gennaio 2017

NBA WEEK 10/d: i Knicks di nuovo in crisi

Prima di cominciare, i Knicks. Dopo essere entrati legittimamente tra le Top 10 della Lega due settimane fa, essere sembrati sull'orlo di conquistare una posizione sicura all'interno dell'area-playoffs, hanno perso cinque partite di fila precipitando di nuovo in crisi. La difesa continua ad essere un problema. Joakim Noah ha sottolineato che in questo roster ci sono tre giocatori che possono segnare contro tutti e quindi se ruscissero ad essere solo decenti in difesa. Ma non è così semplice. Delle tre presunte star solo Kristaps Porzingis con il suo attacco sostiene i propri limiti difensivi (e non è contento che vogliano ridurgli i minuti per proteggere problemi fisici che lui non avverte). Con Anthony i Knicks concedono più di quanto segnino e con Derrick Rose la differenza è addirittura abissale. Ora il ranking.

1 GOLDEN STATEOk, hanno perso con Cleveland a Cleveland, subendo ancora Kyrie Irving, The Closer, ma hanno controllato la gara per 48 minuti. In trasferta. Sembrano comunque un passo avanti a tutti. E' vero però che giocano con una pressione enorme perché non dovessero vincere il loro sarebbe il più clamoroso fallimento della storia della NBA.
2 CLEVELANDPerdono quando riposano i titolari e perdono in modo che il primo posto di conference sia sempre al sicuro. La vittoria sui Warriors a Natale ha dato fiducia. Nella loro testa hanno il numero giusto anche se hanno subito, anche se Kevin Love non sembra così efficace contro i Warriors, anche se stanno giocando senza JR Smith
3 SAN ANTONIO –Hanno perso ad Atlanta dopo un supplmentare ma avevano appena confezionato una striscia vincente. Bellissima la storia di Jonathon Simmons che trovò un contratto a Austin nella D-League pagando il provino e ora è un membro della rotazione di una squadra da titolo.
4 HOUSTONHanno segnato 140 punti in una partita. Sono senza Clint Capela. Hanno lasciato andare via Donatas Motiejunas senza battere ciglio. Una storia bellissima perché giocano con l'entusiasmo e il piacere di giocare dei Suns del decennio scorso. Sì, quelli di Mike D'Antoni.
5 TORONTOTutti parlano ovviamente di DeRozan, Kyle Lowry intanto vale 22.7 punti e 7.2 assist di media.
6 UTAH – Al rientro Alec Burks che nel 2013/14 segnava 14.0 punti di media prima che gli infortuni lo facessero deragliare. I Jazz hanno sfruttato bene il calendario dell'ultima settimana con quattro vittorie di fila contro squadre mediocri. 
7 MEMPHIS - Squadra altalenante, ha strapazzato Oklahoma City in casa, ha costanti problemi di infortuni anche con Marc Gasol. Adesso va in trasferta ma dà la sensazione di essere questa, buona, diversa dal passato, non trascendentale. 
8 CLIPPERS - Le sconfitte maturate giocando senza uomini determinanti come Chris Paul più che Blake Griffin sono comunque un segnale preoccupante. 
9 OKLAHOMA CITY – E' rientrato Victor Oladipo, ha cominciato a fare canestro Alex Abrines, ma qualche volta tutti si fermano a guardare Westbrook e qualche volta Westbrook gioca come l'uomo lupo del film di Michael J. Fox degli anni '80. Bella squadra ma con dei limiti.
10 BOSTON - Isaiah Thomas, il piccolo grande uomo, nel suo miglior periodo stagionale o forse della carriera.

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