martedì 11 aprile 2017

Rookie dell'anno: giusto o no nessuno è paragonabile a Embiid

Rookie dell'anno: Joel Embiid
E' la scelta più attaccabile. Embiid ha giocato solo 31 partite. Non dovrebbero bastare per vincere un premio ma il livello cui si è espresso è talmente superiore a qualsiasi altro potenziale candidato che non vedo un'alternativa credibile. E' stata una classe di rookie deturpata dall'indisponibilità di Ben Simmons ma anche da una certa mediocrità che forse è casuale o forse il frutto dell'eccessiva impreparazione di un esercito di giocatori che hanno speso un solo anno al college. Non so se sia giusto che diano il premio a Embiid ma non sono certo che lo sarebbe darlo ad un altro.

All-Rookie First Team
Joel Embiid, Dario Saric, Malcolm Brogdon, Jamal Murray, Marquese Chriss
Sui primi tre, una volta deciso di inserire Embiid, non ci sono dubbi. Fa specie che due non siano prodotti del draft del 2016 e il terzo sia stato una seconda scelte. Murray e Chriss in sostanza potrebbero essere sostituiti da qualunque giocatore del secondo quintetto.
All-Rookie Second Team
Willy Hernangomez, Yogi Ferrell, Buddy Hield, Jaylen Brown, Brandon Ingram
Hernangomez è stato una delle poche note liete dei Knicks, Ferrell è stato protagonista della storia più incredibile della stagione. Tutti e due sono credibili nel primo quintetto ma credo che nessuno dei due sarà mai un giocatore da quintetto in una squadra di alto livello. Brown avrebbe fatto meglio se fosse partito da una squadra meno forte di Boston. Hield e Ingram sono stati giudicati severamente perché le aspettative erano maggiori. Considerarli tra i Top 10 dei rookie è normale eppure non toglie che si siano espressi al di sotto delle possibilità.
(2-continua)

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