venerdì 5 maggio 2017

Indiana non ha scelta: dovrà cedere Paul George


(Aggiornamento) Paul George è stato uno dei grandi protagonisti mancati dell'ultima trade deadline. E il suo futuro resta di grande attualità. George può diventare free-agent nel 2018. In pratica entra nell'ultimo anno di contratto, il periodo in cui si svelano le carte. Essendo stato sull'orlo dello scambio già a febbraio lo è ancora di più adesso. Un tormentone ma molto interessante.
Il sogno di George è giocare per i Lakers. Non l'ha mai nascosto. Con i Lakers si impegnerebbe a lunga scadenza indipendentemente da quanto siano lontani dal titolo. Ma i Lakers sono convinti di poter arrivare a George nel 2018 comunque e pensano di poterlo ottenere a condizioni migliori in seguito perché il tempo lavora contro i Pacers. Lo 0-4 contro Cleveland, il passo indietro di Larry Bird, la mancanza di una strategia chiara, lo status di free-agent di Jeff Teague lavorano contro un'estensione con i Pacers. Il baby Myles Turner è l'unica star potenziale della squadra e quindi legarsi a Indiana significa legarsi ad un progetto che si trova imprigionato nel limbo di una dignitosa mediocrità. E viceversa.
La logica suggerisce ai Pacers di scambiare George per una potenziale star da crescere accanto a Turner più scelte future. Ma per ricavare una contropartita adeguata devono cedere George ad una squadra con la quale lui sia disposto a impegnarsi. È un gatto che si morde la coda nel caso dei Lakers. Magari Boston può fare meglio ma è stata finora reticente sull'argomento. Perché George è un fenomeno ma non cosi fenomeno. Se i Celtics fossero stati sbattuti fuori da Chicago probabilmente la pressione su Danny Ainge sarebbe stata maggiore. Così non saprei.
Se George fosse stato incluso in uno dei tre quintetti All-NBA avrebbe potuto estendere come Designated Player. La nomina significava un quinquennale da circa 210 milioni di dollari ovvero quasi 80 in più di quanto potrà prendere nel 2018 da free-agent per quattro anni e 70 in più di quanti ne prenderebbe dai Pacers. Una differenza enorme, una situazione che danneggia George dal punto di vista economico ma di fatto obbliga i Pacers a metterlo sul mercato tra ora e febbraio ma da una posizione di debolezza.

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