giovedì 8 giugno 2017

Quando esce LeBron non c'è storia: Warriors ingiocabili

Cleveland era avanti 31-29 nel primo quarto e - in attesa che si scatenasse anche Kyrie Irving - LeBron James stava giocando come se fosse posseduto dal demonio. Klay Thompson aveva giocato un primo periodo dei suoi, 16 punti sbagliando nulla. Che i Cavs fossero avanti in una sparatoria per loro insostenibile era già un'impresa. Poi Tyronn Lue ha fatto riposare LeBron per due minuti. Golden State ha chiuso con un 10-0 di parziale schizzando sopra di otto. Ad un livello così alto, quello dei Warriors, Cleveland non può permettersi nessun lusso. Come far riposare LeBron.
James ha giocato 46 minuti. Irving 44. Alla fine hanno sbagliato nove degli ultimi 10 tiri e i Warriors hanno chiuso la gara con un parziale di 11-0. È la storia di questa serie. La potenza offensiva dei Warriors è troppo anche per Cleveland. Le seconde linee di Golden State supportano le stelle meglio di quelle dei Cavs.  Infinitamente meglio. L'atletismo della difesa dei Warriors ha reso gli innesti di Deron Williams e Kyle Korver ininfluenti. Tristan Thompson è stato eliminato dai quintetti piccoli. Non può giocare contro Green da 5 se Kevin Love è in campo ma deve esserlo perché il quintetto small dei Cavs abbia un senso. I Warriors possono perdere ma non possono essere battuti. Alla fine Kevin Durant era fresco e LeBron era in riserva. Ma vale anche per Steh Curry e Kyrie.
La Finale è finita. Nessuno nella storia dei playoffs aveva mai vinto 15 partite di fila. Nessuno ha mai chiuso i playoffs senza sconfitte. Golden State è distante una vittoria dal realizzare l'impresa. Un anno dopo la miglior regular season di sempre potrebbe piazzare la miglior post-season della storia. Ce n'è abbastanza perché i Warriors aldilà dell'enfasi del momento debbano essere considerati nella conversazione per la miglior squadra di sempre (ci sarebbero tante, profonde, valutazioni da fare su questo triennio di Golden State, sul significato, ma è corretto attendere). Ma il vero dramma per l'equilibrio della Lega è che le quattro stelle sono tutte sotto i 30 anni e ne hanno di tempo per vincere ancora tantissimo. Quindi più che di stagione o triennio bisogna parlare di una dinastia i cui contorni non sono ancora definibili.
Di sicuro questo titolo è vinto. Primo: Cleveland ha prodotto il massimo sforzo con una prova sensazionale del duo LeBron-Irving ma non ha comunque vinto e il rischio è che questo sia preludio ad una inevitabile resa. In fondo LeBron l'ha detto due volte: non sono la stessa squadra di un anno fa, i Warriors (c'è Kevin Durant e ovviamente ha distrutto ogni parvenza di equilibrio), e "non ho mai giocato contro tanta potenza di fuoco". Secondo: nessuno ha mai vinto da 0-3 nella storia. Da 1-3 succede ma da 0-3 mai. Qualcuno ha rimontato fino al 3-3 ma poi ha perso gara 7. Non so cosa possa succedere. Qui non accadrà.
L'aspetto ironico è che se Draymond Green non si fosse fatto sospendere l'anno scorso e Golden State avesse vinto la serie, oggi forse non sarebbe in Finale perché Kevin Durant sarebbe ancora a OKC o di certo non sarebbe una squadra così ingiocabile. Non farebbe intravedere una dinastia così schiacciante e potenzialmente lunghissima. 

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