Scegliere le guardie della squadra della Eastern Conference
per il prossimo All-Star Game è esercizio complicato perché il ruolo attraversa
una sorta di età dell'oro in cui la profondità è padrona e le tipologie di
giocatore differiscono. Quante guardie credibili giocano a Est? E Giannis
Antetokounmpo va considerato uno di loro nel suo ruolo spurio di point-guard
che gioca accanto ad un'altra point-guard? DeMar DeRozan è chiaramente la
miglior shooting-guard della conference e merita di partire in quintetto ma il
problema è tenere fuori diversi dei primi 25 giocatori in assoluto della Lega.
CANDIDATI POINT-GUARD: Isaiah Thomas (Boston), Kyrie Irving (Cleveland), Kemba Walker
(Charlotte), John Wall  (Washington), Kyle Lowry  (Toronto). Omissioni:
Dennis Schroder (Atlanta), Goran Dragic (Miami). Qui le cifre.
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
% 
 | 
  
%3p 
 | 
  
%tl 
 | 
  
Apg 
 | 
 
I.Thomas 
 | 
  
28.2 
 | 
  
45.6 
 | 
  
37.8 
 | 
  
90.6 
 | 
  
6.1 
 | 
 
K.Irving 
 | 
  
23.8 
 | 
  
46.5 
 | 
  
41.5 
 | 
  
89.5 
 | 
  
5.7 
 | 
 
K.Walker 
 | 
  
23.1 
 | 
  
46.8 
 | 
  
42.1 
 | 
  
83.0 
 | 
  
5.5 
 | 
 
J.Wall 
 | 
  
22.8 
 | 
  
45.9 
 | 
  
30.4 
 | 
  
81.9 
 | 
  
10.3 
 | 
 
K.Lowry 
 | 
  
22.4 
 | 
  
47.5 
 | 
  
44.5 
 | 
  
83.3 
 | 
  
7.2 
 | 
 
LA SCELTA - Thomas come point-guard titolare. Non è una questione di statura: rende la sua ascesa eclatante ma non deve condizionare. Thomas nell'ultimo mese ha giocato come se fosse il suo (virtuale) omonimo dei Detroit Pistons. È praticamente infallibile dalla lunetta. Il numero 2 è Kyrie Irving: sicuramente le sue cifre avrebbero un altro volume se fosse il numero 1 della sua squadra. La nomina è condizionata dai risultati dei Cavs e dalla sua solidità come "Clutch Player". L'omissione più difficile non è Kemba Walker (una versione leggermente meno lussuosa di Thomas) ma John Wall ovvero l'unico che riesca a segnare tanto coinvolgendo i compagni e con 2.3 palle rubate a partita. Ma i Wizards vincono meno di Boston e Cleveland. Secondo me questo deve avere un peso. E tuttavia è certo che nell’ultimo mese pochi sono stati “on fire” come Kyle Lowry.
CANDIDATI SHOOTING-GUARD: DeMar DeRozan (Toronto), Jimmy Butler (Chicago), Bradley Beal (Washington). Le cifre.
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
% 
 | 
  
%3p 
 | 
  
%tl 
 | 
  
Apg 
 | 
  
Rpg 
 | 
 
D.DeRozan 
 | 
  
28.2 
 | 
  
47.4 
 | 
  
24.1 
 | 
  
84.2 
 | 
  
3.7 
 | 
  
5.4 
 | 
 
J.Butler 
 | 
  
25.1 
 | 
  
45.3 
 | 
  
35.3 
 | 
  
87.4 
 | 
  
4.6 
 | 
  
6.8 
 | 
 
B.Beal 
 | 
  
22.4 
 | 
  
46.0 
 | 
  
40.5 
 | 
  
80.6 
 | 
  
3.5 
 | 
  
2.8 
 | 
 
LA SCELTA - DeRozan ha portato l'efficacia scomparsa del tiro dalla media a livelli impensabili. In sostanza prende costantemente i tiri che secondo il credo provato dai numeri del modernismo non andrebbero presi. Ma il suo caso è un'eccezione. Dove torna ad essere tradizionale è nel numero di tiri liberi che riesce a procurarsi. La seconda guardia non può che essere Butler anche se l'utilizzo di Chicago è spesso da ala piccola in un quintetto small. Butler abbina anche più di DeRozan all'efficacia offensiva e un gioco totale anche un gran rendimento difensivo.
LA WILD CARD - Antetokounmpo. La sua stagione presenta anomalie statistiche che ne fanno un giocatore unico sui due lati del campo. Potremmo considerarlo il primo point-man in grado di stoppare qualsiasi avversario di qualsiasi ruolo. Un'altra chicca: con oltre 13 di media è il giocatore che segna più punti nell'area dei tre secondi. Wild card classica per la quantità di aree in cui sa intervenire. Non c'è un'alternativa.

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