Portland è uscita dai playoffs per mano dei Warriors per il secondo anno
 di fila e Golden State adesso è per  esplicita ammissione di Damian 
Lillard un'ossessione. Ma un anno fa i Blazers sembravano una squadra 
sulla rampa di lancio. Avevano colto l'attimo eliminando gli 
sfortunatissimi Clippers e battuto i Warriors una volta. Quest'anno sono
 stati sbattuti fuori 4-0 e gara 4 è stata una carneficina. Dopo sei 
minuti i Warriors andavano alla media di 200 punti per 48 minuti! Ed era
 il primo turno. I playoffs sono stati centrati sono in volata e la 
difesa è stata una delle peggiori della Lega fino all'arrivo da Denver 
di Jusuf Nurkic, The Bosnian Beast. Almeno con lui la squadra ha 
ottenuto una forza a rimbalzo che Mason Plumlee non poteva dare pur 
essendo un discreto centro tecnico e un notevole passatore.
Apparentemente i Blazers hanno un futuro brillante davanti perché la coppia Lillard-McCollum ricorda un po' gli Splash Brothers prima maniera. Curry-Thompson o anche Wall-Beal o Lowry DeRozan dimostrano che una squadra NBA di alto livello può essere costruita attorno a due guardie. Ma mentre Thompson è un eccellente difensore e Wall ad esempio il più ostico ladro di palloni della Lega, Lillard e McCollum sono ambedue mediocri difensori. E lo stesso accoppiamento offensivo non è così equilibrato. I due Bros di Portland tendono entrambi a rendere di più con la palla in mano. Beal e Thompson invece sono più efficaci partendo lontano dalla palla. Per queste considerazioni il dibattito a Portland ruota attorno a Lillard e McCollum: coppia da supportare come in parte è già accaduto con l'innesto di Nurkic o coppia da disgregare cedendo uno dei due per rinforzarsi altrove?
L'ideale sarebbe migliorare la squadra attorno a loro sempre che una formazione dipendente da due guardie efficaci solo su un lato del campo non abbia limiti fisiologici, ma lo spazio di manovra è limitato perché i Blazers hanno elargito contratti pesanti a Evan Turner (70 milioni in 4 anni) e Allen Crabbe (74 sempre in 4 anni) quindi possono intervenire solo attraverso i draft.
Qui arrivano tuttavia le buone notizie. Portland ha tre prime scelte da utilizzare nel prossimo draft. Non sono bellissime (15, 20 e 26) ma la storia (da Kawhi Leonard fino ad arrivare a Nikola Jokic, da Jimmy Butler a Draymond Green ad Isaiah Thomas) dimostra che tre tarde prime scelte o persino delle seconde scelte possono diventare asset produttivi.
Cedere Lillard o McCollum sarebbe rischioso soprattutto perché la base di partenza è buona e garantisce stagioni intriganti cui è arduo rinunciare. Ma Golden State è diventata una squadra fenomenale quando a Curry e Thompson ha aggiunto Andre Iguodala e Green è esploso. Può darsi che Portland non sia in grado di prendere un Iguodala (presto dovrà pagare anche Nurkic) e non trovi un Green al draft. Può darsi che intaccare i due Bros sia l'unico modo per provare a uscire dalla fascia delle 45-50 vittorie. Ma è una decisione difficile da prendere quando hai due star e rinunciare ad una probabilmente non garantirebbe necessariamente progressi veri.
APPENDICE: LE SUPERCOPPIE
 
 
 
 
Apparentemente i Blazers hanno un futuro brillante davanti perché la coppia Lillard-McCollum ricorda un po' gli Splash Brothers prima maniera. Curry-Thompson o anche Wall-Beal o Lowry DeRozan dimostrano che una squadra NBA di alto livello può essere costruita attorno a due guardie. Ma mentre Thompson è un eccellente difensore e Wall ad esempio il più ostico ladro di palloni della Lega, Lillard e McCollum sono ambedue mediocri difensori. E lo stesso accoppiamento offensivo non è così equilibrato. I due Bros di Portland tendono entrambi a rendere di più con la palla in mano. Beal e Thompson invece sono più efficaci partendo lontano dalla palla. Per queste considerazioni il dibattito a Portland ruota attorno a Lillard e McCollum: coppia da supportare come in parte è già accaduto con l'innesto di Nurkic o coppia da disgregare cedendo uno dei due per rinforzarsi altrove?
L'ideale sarebbe migliorare la squadra attorno a loro sempre che una formazione dipendente da due guardie efficaci solo su un lato del campo non abbia limiti fisiologici, ma lo spazio di manovra è limitato perché i Blazers hanno elargito contratti pesanti a Evan Turner (70 milioni in 4 anni) e Allen Crabbe (74 sempre in 4 anni) quindi possono intervenire solo attraverso i draft.
Qui arrivano tuttavia le buone notizie. Portland ha tre prime scelte da utilizzare nel prossimo draft. Non sono bellissime (15, 20 e 26) ma la storia (da Kawhi Leonard fino ad arrivare a Nikola Jokic, da Jimmy Butler a Draymond Green ad Isaiah Thomas) dimostra che tre tarde prime scelte o persino delle seconde scelte possono diventare asset produttivi.
Cedere Lillard o McCollum sarebbe rischioso soprattutto perché la base di partenza è buona e garantisce stagioni intriganti cui è arduo rinunciare. Ma Golden State è diventata una squadra fenomenale quando a Curry e Thompson ha aggiunto Andre Iguodala e Green è esploso. Può darsi che Portland non sia in grado di prendere un Iguodala (presto dovrà pagare anche Nurkic) e non trovi un Green al draft. Può darsi che intaccare i due Bros sia l'unico modo per provare a uscire dalla fascia delle 45-50 vittorie. Ma è una decisione difficile da prendere quando hai due star e rinunciare ad una probabilmente non garantirebbe necessariamente progressi veri.
APPENDICE: LE SUPERCOPPIE
Ci sono quattro squadre nella NBA le cui due guardie hanno
segnato entrambe oltre 20 punti a partita quest’anno. Ma complessivamente
nessuna coppia ha prodotto più dei 50.0 punti per gara di Lillard-McCollum.
Ecco le quattro supercoppie con le cifre principali.
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
%t3p 
 | 
  
Apg 
 | 
 
Stephen Curry 
 | 
  
25.3 
 | 
  
41.1% 
 | 
  
6.0 
 | 
 
Klay Thompson 
 | 
  
22.3 
 | 
  
41.4% 
 | 
  
2.1 
 | 
 
Gli Splash Brothers di Golden State hanno 29 e 27 anni
rispettivamente. Le loro cifre sono influenzate dalla presenza di altre star in
squadra, segnatamente di Kevin Durant. Thompson di tutti gli otto giocatori
considerati è colui che distribuisce meno assist, il più “terminale” di tutti.
Ambedue hanno 108 punti per 100 possessi di rating difensivo. 
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
%t3p 
 | 
  
Apg 
 | 
 
Bradley Beal 
 | 
  
23.1 
 | 
  
40.4% 
 | 
  
3.5 
 | 
 
John Wall 
 | 
  
23.1 
 | 
  
32.7% 
 | 
  
10.7 
 | 
 
La differenza tra le due guardie di Washington è evidente.
Wall è un realizzatore ma non un tiratore e distribuisce 10.7 assist di media
mentre Beal è un terminale. Wall ha un rating difensivo di 108, Beal di 112, un
po’ sotto traccia.
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
%t3p 
 | 
  
Apg 
 | 
 
Kyle Lowry 
 | 
  
22.4 
 | 
  
41.2% 
 | 
  
7.0 
 | 
 
DeMar DeRozan 
 | 
  
27.3 
 | 
  
26.6% 
 | 
  
3.9 
 | 
 
E’ la coppia più anziana quella di Toronto. Lowry ha 31 anni
e DeRozan 27. Lowry ha 109 di indice difensivo, DeRozan ha 110 ma è
stupefacente che produca 27.3 punti di media pur essendo di tutte le otto
guardie analizzate il peggior tiratore da tre, quasi impalpabile.
Giocatore 
 | 
  
Ppg 
 | 
  
%t3p 
 | 
  
Apg 
 | 
 
Dame Lillard 
 | 
  
27.0 
 | 
  
37.0% 
 | 
  
5.9 
 | 
 
CJ McCollum 
 | 
  
23.0 
 | 
  
42.0% 
 | 
  
3.6 
 | 
 
Lillard è un attaccante strepitoso mentre McCollum è più
tiratore. Entrambi hanno però 113 di indice difensivo, molto basso. Con loro in
campo si incassano cinque punti ogni 100 possessi in più di quanti ne concedano
Curry e Thompson. E’ vero che non hanno un Green a proteggerli. Lillard ha 26
anni e McCollum 25. L’età lavora per loro.
 

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