Hakeem Olajuwon, Patrick
Ewing, David Robinson e poi Shaquille O’Neal, Alonzo Mourning e Dikembe Mutombo
hanno costruito l’ultima grande generazione di veri centri, dominanti, prima
che il basket NBA si dirigesse verso nuovi orizzonti, perimetrali riannodando i
fili con le stagioni “controllate” da Michael Jordan. Chi è stato il migliore
di loro e come vanno considerati rispetto ai “predecessori”?
Opinioni, analisi e i miei libri: il mondo del basket americano visto da me di Claudio Limardi
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venerdì 22 dicembre 2017
sabato 9 settembre 2017
NBA Finals 1999: David Robinson
Nel 1986/87, gli Spurs
avevano vinto appena 26 partite, per l’ottavo anno erano in declino, non
avevano più un uomo simbolo nel quale riconoscersi e il pubblico si stava
demoralizzando e stancando. Quella stagione, le presenze medie scesero a 8.000
spettatori. Drossos dovette ammettere che spostare la franchigia era ormai una
necessità. Tutte le speranze di garantire un futuro alla squadra erano legate
alla Lotteria del draft. Se San Antonio l’avesse vinta avrebbe potuto scegliere
David Robinson e costruire una squadra forte che avrebbe potuto richiamare
pubblico e sponsor.
lunedì 26 dicembre 2016
I ritiri di maglia degli Spurs: ma chi era Captain Late James Silas?
Il ritiro della maglia numero 21 di Tim Duncan da parte dei San Antonio Spurs era un gesto scontato. Nessun giocatore ha vinto di più o è stato più importante nella storia della franchigia. Per quanto si tratta di un'organizzazione modello quasi nulla di quello che è stato realizzato sarebbe stato possibile senza il colpo di fortuna della Lotteria del 1997. Il 21 di Duncan è l'ottavo numero ritirato dagli Spurs. Prima di lui sono stati onorati dello stesso gesto David Robinson, Sean Elliott, Avery Johnson, Bruce Bowen, George Gervin, Johnny Moore e James Silas.
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