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martedì 28 marzo 2017

Spurs, analisi di una dinastia fortunata

La fortuna - Ovviamente la fortuna va aiutata. Nel 1996/97 gli Spurs hanno fatto tanking elegante quando la pratica non era ancora di moda. L'ho ricordato altre volte: David Robinson giocò solo sei partite, Sean Elliott venne fermato per motivi di salute e una squadra da 50 vittorie facili venne relegata in Lotteria.

lunedì 27 marzo 2017

L'interminabile dinastia degli Spurs: l'analisi

I San Antonio Spurs hanno superato la soglia delle 50 vittorie, che nella concezione NBA rappresenta l'eccellenza assoluta, per il 18° anno consecutivo. Il segnale è fortissimo perché nessuno aveva mai avuto una striscia così lunga e poi perché è il primo anno che questo avviene senza Tim Duncan, il volto della franchigia dal 1997 al 2016 ininterrottamente. Siamo persino oltre il livello di dinastia. In questo arco di tempo i Lakers hanno vinto gli stessi titoli (cinque) e giocato una Finale in più (sette contro sei) ma qui parliamo di una costanza di rendimento sconvolgente.

lunedì 26 dicembre 2016

I ritiri di maglia degli Spurs: ma chi era Captain Late James Silas?

Il ritiro della maglia numero 21 di Tim Duncan da parte dei San Antonio Spurs era un gesto scontato. Nessun giocatore ha vinto di più o è stato più importante nella storia della franchigia. Per quanto si tratta di un'organizzazione modello quasi nulla di quello che è stato realizzato sarebbe stato possibile senza il colpo di fortuna della Lotteria del 1997. Il 21 di Duncan è l'ottavo numero ritirato dagli Spurs. Prima di lui sono stati onorati dello stesso gesto David Robinson, Sean Elliott, Avery Johnson, Bruce Bowen, George Gervin, Johnny Moore e James Silas.

mercoledì 12 ottobre 2016

NBA Preview: perché San Antonio è sempre al top della NBA


La grande e lunghissima dinastia dei San Antonio Spurs è nata da un infortunio, forse due (David Robinson ma anche Sean Elliott), un'azione di forza considerata all'epoca altamente impopolare con la quale Gregg Popovich prese il posto di Bob Hill in panchina e un colpo di fortuna, quello di poter scegliere Manu Ginobili alla fine del secondo giro del draft.
Ma non sarebbe stato possibile resistere cosi a lungo al vertice quindi senza poter mai selezionare in alto nei draft se gli Spurs non fossero davvero di un altro pianeta nell'identificare e sviluppare il talento. Per dire: Tim Duncan ha trascorso tutta la carriera puntando al titolo NBA. Nessuno l'ha fatto per 18 anni senza cambiare squadra. Gli Spurs in tutto questo tempo non hanno mai dovuto ricostruire. Merito delle loro stelle ma anche di un "masterful job" eseguito nel cambiare le singole parti del roster ringiovanendolo e qualche volta migliorandolo.