mercoledì 19 ottobre 2016

Golden Times: il record inutile




I Chicago Bulls fecero il record nel 1996. Era l’anno del ritorno in campo, fin dalla preseason, di Michael Jordan dopo la parentesi discussa nel baseball. Vinsero 72 partite, ne persero 10. Poi nei playoffs ne persero tre, una contro i Knicks nella semifinale di conference e due in finale contro i Seattle Supersonics ma sul 3-0. Non ci fu mai un momento in tutta la stagione in cui il titolo dei Bulls apparve in dubbio.

E mai il titolo dei Warriors del 2016 era apparso in dubbio fino… beh fino ai playoffs. Prima con l’infortunio occorso a Stephen Curry, poi durante la serie rimessa in piedi miracolosamente contro gli Oklahoma City Thunder e infine durante una serie finale rocambolesca. Golden State è stata avanti 2-0: in quel momento Cleveland per vincere avrebbe dovuto imporsi in quattro gare su cinque contro una squadra che aveva perso nove volte su 82 in tutta regular season e che nelle prime due partite aveva letteralmente maltrattato i Cavaliers usando soprattutto le seconde linee. Shaun Livingston, Leandro Barbosa, Draymond Green, uno che puoi inserire alternativamente tra le star della squadra o tra i gregari. Dipende da cosa conviene. Poi la storia ricorda cos’è successo. Sul 3-1 con gara 5 in casa, Golden State sapeva che nella storia della Finale mai nessuna formazione aveva vinto il titolo passando da 1-3 a 4-3. Trentadue squadre ci avevano provato prima dei Cavaliers. Nessuna ce l’aveva fatta...

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