Atlanta ha preso una decisione chiara, che è quella di ricostruire usceno dal limbo attuale che nonla porterà mai da nessuna parte. Questo gruppo ha toccato l'apice due anni fa quando vinse 60 partite. La scorsa estate la cessione di Jeff Teague poteva essee considerata necessaria per valorizzare il più giovane Dennis Schroder. Ma oltre a lui se n'è andato anche Al Horford, da free-agent, rimpiazzato da Dwight Howard ma la direzione presa della squadra non è quella auspicata. Cedere i giocatori migliori ma non giovani permette di accumulare scelte. Ed è questa la strada che gli Hawks hanno deciso di percorrere. Di qui la cessione di Kyle Korver, a sei mesi dallo status di free-agent, per ottenere una prima scelta. Non sarà di pregiata qualità (Cleveland sceglierà nelle ultime posizioni) ma è comunque una prima scelta. Per Paul Millsap però chiede qualcosa di più. Da precisare che al momento è stato ritirato dal mercato anche se la mossa potrebbe essere strategica.
Opinioni, analisi e i miei libri: il mondo del basket americano visto da me di Claudio Limardi
martedì 10 gennaio 2017
lunedì 9 gennaio 2017
NBA WEEK 11/il tiro da tre di Westbrook non è "clutch"
Russell Westbrook in
carriera è 2 su 18 in tiri da tre per superare negli ultimi 10 secondi
di partita. 0 su 6 quest'anno. Ma è primo nella Lega in Clutch Points
con 138. Cosa significa? Che non essendo un tiratore da tre dovrebbe in
ultima analisi passare la palla piuttosto che tirare. E che nei Thunder
comunque lui è davvero tutto. Nel bene e nel male. Altre cose notate in settimana..
NBA WEEK 11/Korver ai Cavs grazie alla Stepien Rule!
Il suo tiro è letale ma anche velocissimo e sparato da altezza elevata. Una
volta ha vinto la classifica dei tiri liberi e tre volte quella del tiro da
tre. Bastano questi numeri per capire come gioca Kyle Korver. Detiene il record
NBA di partite consecutive con almeno una tripla (127) e vanta la miglior
stagione di sempre nel tiro da tre con il 53.6%. L’ultimo anno però ha
denunciato una china pericolosa che probabilmente ha condizionato la stagione
degli Hawks.
sabato 7 gennaio 2017
New York Basketball Stories 2.0: i tanti drammi di Jayson Williams
Era il 1959 quando Barbara Mazzeo, una donna italiana con due figlie,
conobbe e sposò EJ Williams, un afroamericano del South Carolina salito a New
York per lavorare come muratore, a sua volta padre di cinque figli. Fusero le
due famiglie e si stabilirono nel Queens. Fu in questo contesto che nacque
Jayson Williams, una delle storie più ricche di episodi drammatici che abbiate
mai sentito e letto in questo volume.
giovedì 5 gennaio 2017
Golden Times: quando Joe Lacob comprò i Warriors
Nel 2004, Robert Sarver
comprò i Phoenix Suns dalla famiglia Colangelo e i loro partner per 401 milioni
di dollari. Nessuna franchigia NBA era mai stata venduta per una cifra così
alta. Ma per battere Larry Ellison, il miliardario di Oracle, Joe Lacob e Peter
Guber, il suo socio principale, versarono a Chris Cohan 450 milioni di dollari.
L’aveva comparata per 119.
mercoledì 4 gennaio 2017
NBA WEEK 10/Harden primo e il nervosismo di Curry
1 JAMES HARDEN - Dopo la tripla doppia con 53 punti è impossibile non riconsegnrgli la leadership della classifica.
2 RUSSELL WESTBROOK - Adesso è il sesto di sempre per triple doppie. Sono 53 all'ultimo intertempo.
3 LEBRON JAMES - A 32 anni di età ha segnato circa 2.000 punti in carriera più di quanti ne avesse segnati Kobe.
2 RUSSELL WESTBROOK - Adesso è il sesto di sempre per triple doppie. Sono 53 all'ultimo intertempo.
3 LEBRON JAMES - A 32 anni di età ha segnato circa 2.000 punti in carriera più di quanti ne avesse segnati Kobe.
martedì 3 gennaio 2017
NBA WEEK 10/d: i Knicks di nuovo in crisi
Prima di cominciare, i Knicks. Dopo essere entrati legittimamente tra le Top 10 della Lega due settimane fa, essere sembrati sull'orlo di conquistare una posizione sicura all'interno dell'area-playoffs, hanno perso cinque partite di fila precipitando di nuovo in crisi. La difesa continua ad essere un problema. Joakim Noah ha sottolineato che in questo roster ci sono tre giocatori che possono segnare contro tutti e quindi se ruscissero ad essere solo decenti in difesa. Ma non è così semplice. Delle tre presunte star solo Kristaps Porzingis con il suo attacco sostiene i propri limiti difensivi (e non è contento che vogliano ridurgli i minuti per proteggere problemi fisici che lui non avverte). Con Anthony i Knicks concedono più di quanto segnino e con Derrick Rose la differenza è addirittura abissale. Ora il ranking.
NBA WEEK 10/c: la saggia estensione di Erik Spoelstra
Pur essendo chiaramente un club in fase di ricostruzione dopo la fine anticipata della squadra dei Superfriends, Miami ha esteso il contratto di Erik Spoelstra, il giovane coach (ha 45 anni) che ha allenato in quattro finali e vinto due titoli. Spoelstra sta dimostrando che nessun allenatore è davvero migliore della squadra che allena. Ma Miami (quindi Pat Riley) ha fatto bene apuntare su di lui "long term" per tanti motivi.
NBA WEEK 10/b: Denver ha puntato su Nikola Jokic
Non ha ancora 22 anni, è stato una seconda scelta ed è arrivato nella
NBA con un anno di ritardo rispetto all'inclusione nel draft. Ma Nikola
Jokic è diventato il perno dei nuovi Nuggets modificati di recente da
Michael Malone. Il coach dei Nugs ha ridotto la rotazione, eliminato
l'esperimento di inizio stagione quando aveva provato a giocare con
Jokic e Jusuf Nurkic assieme, abbassato il quintetto usando Danilo
Gallinari e Wilson Chandler come ali intercambiabili secondo una formula
che aveva funzionato anni fa a New York e sta funzionando anche a
Denver.
lunedì 2 gennaio 2017
venerdì 30 dicembre 2016
NBA WEEK 9/All in One
Era il 2004. I Lakers avevano appena perso in maniera catastrofica
la Finale contro i Pistons. Un 4-1 senza storia, inatteso e parente
stretto di un cappotto. L'unica vittoria in gara 2 era stata acciuffata
in extremis dopo un tempo supplementare con una tripla concessa a Kobe
Bryant. Era il Superteam con Gary Payton e Karl Malone al passo d'addio.
giovedì 29 dicembre 2016
NBA WEEK 9/Kyrie Irving è il miglior closer della Lega?
2 JAMES HARDEN - Almeno 10 assist in 10 partite su 11.
3 KEVIN DURANT- È la vita che si è scelto. Gioca una strepitosa partita con energia estrema a Cleveland ma i Warriors perdono e lui si prende le colpe.
mercoledì 28 dicembre 2016
Joel Embiid un rookie avvantaggiato ma unico per i Sixers
Joel Embiid vincerà il trofeo di rookie dell'anno. La corsa non è neppure cominciata. Il suo dominio è schiacciante. Ha un vantaggio netto sulla concorrenza, quello di essere stato scelto due anni fa. Pur non avendo giocato, ha due anni di più, ha potuto maturare fisicamente e tecnicamente, è stato esposto per due anni ai ritmi di lavoro, al contesto di un club NBA. Potrebbe essere discutibile la regola ma ne hanno beneficiato altri prima di lui. David Robinson ad esempio debuttò a San Antonio due anni dopo la scelta e a differenza di Embiid non era nemmeno infortunato. O Blake Griffin.
lunedì 26 dicembre 2016
Ecco come Pat Riley portò Shaq a Miami
Era il 2004. I Lakers avevano appena perso in maniera catastrofica la Finale contro i Pistons. Un 4-1 senza storia, inatteso e parente stretto di un cappotto. L'unica vittoria in gara 2 era stata acciuffata in extremis dopo un tempo supplementare con una tripla concessa a Kobe Bryant. Era il Superteam con Gary Payton e Karl Malone al passo d'addio.
I ritiri di maglia degli Spurs: ma chi era Captain Late James Silas?
Il ritiro della maglia numero 21 di Tim Duncan da parte dei San Antonio Spurs era un gesto scontato. Nessun giocatore ha vinto di più o è stato più importante nella storia della franchigia. Per quanto si tratta di un'organizzazione modello quasi nulla di quello che è stato realizzato sarebbe stato possibile senza il colpo di fortuna della Lotteria del 1997. Il 21 di Duncan è l'ottavo numero ritirato dagli Spurs. Prima di lui sono stati onorati dello stesso gesto David Robinson, Sean Elliott, Avery Johnson, Bruce Bowen, George Gervin, Johnny Moore e James Silas.
sabato 24 dicembre 2016
NBA WEEK 8/All in One
Se fosse una squadra NCAA, Minnesota sarebbe difficilmente battibile
ma
siccome gioca nella NBA il problema è più serio e non pare averlo
risolto la presenza di un top coach come Tom Thibodeau. I Wolves sono
l'ultimo esperimento di squadra costruita attraverso il draft con
iocatori coetanei da crescere tutti assieme. In passato ha funzionato
raramente. Il mix giovani-veterani ha un record storico migliore.
Golden Times: quando i Warriors scelsero Jerry West
Joe Lacob voleva un consigliere. Una persona che suggerisse, un appoggio esperto per lui e per i suoi manager o allenatori. Una voce sicura. Joe Lacob voleva Jerry West, l'uomo simbolo - letteralmente - della NBA. Un uomo che ha sempre avuto un appuntamento fisso con la Finale NBA prima da giocatore, quasi sempre dalla parte sbagliata (nel 1969 fu MVP di una finale persa: non è mai più successo), poi da infaticabile, geniale general manager. West aveva scambiato Norm Nixon per Byron Scott, un rookie, aveva firmato Bob McAdoo quando nessuno l'avrebbe voluto toccare, aveva scelto Pat Riley come allenatore preferendolo a sé stesso!, era l'uomo che aveva sfasciato i Lakers per poter firmare da free-agent Shaquille O'Neal e poi girare Vlade Divac a Charlotte per un 18enne di nome Kobe Bryant. Ma Jerry West, il cui ultimo lavoro era stato a Memphis, era sempre stato soprattutto una bandiera dei Los Angeles Lakers.
mercoledì 21 dicembre 2016
NBA WEEK 8/the next 10 con Gordon Hayward e il caso Cousins
11 STEPHEN CURRY - Dei top players dei Warriors è l'unico che stia tirando peggio ma è possibile che succeda semplicemente perché non si poteva tirare meglio di come ha fatto l'anno scorso.
12 DEMARCUS COUSINS - Periodo durissimo culminato con la guerra personale al Sacramento Bee, il quotidiano di casa. Trade Watch. Full Alert. Il cambio di scenario forse inevitabile.
lunedì 19 dicembre 2016
NBA WEEK 8/nei top 10 compare The Greek Freak
1 RUSSELL WESTBROOK - Tre partite di fila senza tripla doppia di cui due perse prima di dare via 22 assist contro Phoenix dimostrano che dopo tutto è umano.
2 JAMES HARDEN - Non riuscirà a emulare Nate Archibald perché lo status di unica superstar di Houston lo conduce sui binari degli assist più che dei punti. Ma se i Rockets con meno star power delle altre sono tra le prime cinque squadre della Lega il credito va a lui.
2 JAMES HARDEN - Non riuscirà a emulare Nate Archibald perché lo status di unica superstar di Houston lo conduce sui binari degli assist più che dei punti. Ma se i Rockets con meno star power delle altre sono tra le prime cinque squadre della Lega il credito va a lui.
Iscriviti a:
Post (Atom)