venerdì 8 luglio 2016

Ma i Warriors di Durant sono davvero imbattibili?


È bastato un tweet a Kevin Durant. Un tweet per cambiare tantissime cose. Probabilmente pur diventando il giocatore più pagato dei Warriors - ma Steph Curry si riprenderà lo scettro l'estate prossima - scegliendo Golden State ha sacrificato il proprio ruolo nella storia del gioco perché  i titoli che presumibilmente vincerà saranno comunque titoli di gruppo. Possibile che non diventi mai il giocatore di riferimento dei Warriors e di sicuro non ne sarà mai il volto. Attenti però a non sottovalutarlo: Durant è un sette piedi che gioca come una guardia ma con tutti i vantaggi di essere cosi alto e avere braccia lunghissime. Quindi magari farà incetta di titoli da MVP, non sarà il volto dei Warriors ma sarà lo stesso riconosciuto come il giocatore più forte della Lega. Ma non è questo l'effetto più dirompente della sua firma: il fatto è che ha eliminato l'avversario più temuto dai Warriors, Oklahoma City, il più pericoloso a ovest di sicuro (a est ovviamente c'è sempre un problema chiamato LeBron). Non c'è una squadra adesso che possa davvero superare i Warriors, non con Durant a bordo.