martedì 13 marzo 2018

New York Basketball Stories 2.0: l'ingresso di Willis Reed zoppicante



Fu Veronica Reed, la figlia di Willis, in Louisiana, la prima a sapere. Rientrato da Los Angeles, Reed si era fatto massaggiare da Whelan, si era sottoposto a mille trattamenti, ultrasuoni, impacchi, idromassaggi, poi era tornato a casa, a Rego Park, nel Queens, in attesa del grande giorno. Quando arrivò al Garden si cambiò e andò ad eseguire qualche tiro in campo ma zoppicando vistosamente. Chiamò Veronica mentre i compagni erano già in campo per il riscaldamento. Le disse che avrebbe provato. Nel suo cuore orgoglioso di ragazzo del sud, della Louisiana, non c’era spazio per i tentennamenti. Nessuno avrebbe mai detto che i Knicks avevano perso il titolo perché Reed non aveva giocato. Il dottor James Parkes si presentò in spogliatoio con una siringa enorme, adatta alle vene di Willis, e gli iniettò 300 cc di carbocaina, l’antidolorifico più potente in circolazione. Reed si avviò verso il tunnel che conduce al campo. Fu accolto da un boato. Era come un urlo di liberazione per i tifosi dei Knicks. I suoi due tiri di riscaldamento furono i più inutili e seguiti della storia. Addirittura ci fu chi esultò quando andarono dentro…