Ricordo che ai tempi delle due Finali consecutive degli Utah
Jazz contro i Chicago Bulls si stava facendo largo la corrente di pensiero
secondo cui Karl Malone era da considerare la miglior ala forte nella storia
del basket. In realtà la legittima candidatura di Malone risentiva della
vecchia interpretazione del ruolo. Le migliori ali forte per molti anni erano stati
giocatori di fatica, fisici, grandi combattenti e rimbalzisti ma raramente
grandi giocatori. Il ruolo si è evoluto. Elvin Hayes, prodotto della Houston
University, è stato una delle migliori ali forti della storia. Bob McAdoo che
ha ottenuto però i migliori risultati di squadra quando si è trasferito ai
Lakers con un ruolo inferiore rispetto a quello dominante – ma perdente – degli
anni di Buffalo e New York. Spencer Haywood a Seattle. Ancora prima Dave
Debusschere a New York che era un giocatore moderno perché oltre ad essere un
ruvido rimbalzista e un difensore era anche un eccellente tiratore. Ce ne sono
stati altri. Poi all’inizio degli anni ’80 ci sono stati Larry Bird – ma la sua
carriera è stata spesa soprattutto all’ala piccola, oggi probabilmente non
potrebbe farlo – e Kevin McHale.