domenica 29 ottobre 2017

Il crollo dei Suns: l'esperimento dei tre playmaker

Come general manager McDonough, scuola Boston come Darryl Morey di Houston, crede che i point-men non siano mai troppi. I Suns delle 48 vittorie del 2014 avevano due point-man. Dopo aver ripreso Dragic da Houston, Phoenix ottenne Eric Bledsoe dai Clippers all'interno di uno scambio complicatissimo. Nell'estate del 2014, non contento di quanto avesse, McDonough andò a prendere dai Sacramento Kings anche Isaiah Thomas.

Phoenix Suns: la storia di un crollo

Nessuno dei 30 club NBA aveva cambiato allenatore in estate, una sorta di record che inevitabilmente  era preludio ad un inverno movimentato. Ma nessuno poteva pensare che Phoenix staccasse la spina ad Earl Watson dopo tre partite.
La tempistica e i modi, quello che il licenziamento ha poi generato - la rottura con Eric Bledsoe - ha scoperchiato la pentola delle critiche nei confronti di Robert Saver, il proprietario del club, e in generale dei Suns. Da un lato Watson - che ha avuto una apprezzata carriera da journeyman nella NBA - era ritenuto una scelta prematura come allenatore e in quanto tale suscettibile di fallimento (la sua esperienza di panchina era un anno e mezzo da assistente quando ha ricevuto l'incarico). Dall'altro il licenziamento è stato ovviamente troppo rapido per essere anche comprensibile. E così è sembrato pensarla anche Bledsoe, finito fuori squadra e in attesa di cessione.