lunedì 30 gennaio 2017

NBA WEEK 14/b: tra i centri dell'Est è già futuro con Joel Embiid



La situazione centri a Est è molto meno florida di quanto lo sia a Ovest per questo è corretto limitare la scelta a due giocatori. Uno come Steven Adams che a Ovest non viene neppure considerato tra i primi del ruolo, qui sarebbe almeno da tenere in considerazione. È da menzionare che dei cinque candidati forse solo uno giocherà i playoffs.

NBA WEEK 14/a: l'Ovest è ricco di centri e due fenomeni



La scelta mia personale di selezionare tre centri per la squadra dell'Ovest del prossimo All-Star Game serve per fare il punto sulla situazione di un ruolo che prima stava sparendo e poi si è evoluto con l'arrivo di giocatori utilizzabili in due posizioni per tecnica e dinamismo, quindi moderni. Tuttavia ad Ovest il ruolo ha toccato livelli di profondità interessanti con interpreti molto diversi tra loro. Marc Gasol e Rudy Gobert sono centri ambedue ma quanto sono differenti?


I CANDIDATI - Karl-Anthony Towns  (Minnesota), DeMarcus Cousins (Sacramento), Rudy Gobert  (Utah), DeAndre Jordan  (Clippers), LaMarcus Aldridge (San Antonio), Marc Gasol (Memphis), Anthony Davis (New Orleans), Nikola Jokic  (Denver). Qui le cifre.

Giocatore
Ppg
Rpg
Apg
St
%
%tl
L.Aldridge
17.5
7.5
2.3
1.0
49.5
81.5
D.Cousins
28.1
10.1
4.4
1.4
45.3
76.9
A.Davis
27.8
12.1
2.2
2.3
50.0
79.3
N.Jokic
15.5
8.5
4.0
0.8
59.3
81.7
R.Gobert
12.8
12.6
0.9
2.6
66.1
64.5
D.Jordan
12.6
14.0
1.1
1.8
69.0
51.4
M.Gasol
20.8
6.1
4.2
1.5
46.7
83.0
K.Towns
22.7
11.9
3.0
1.5
50.4
81.5


I RIM PROTECTORS - DeAndre Jordan e Rudy Gobert sono i centri più facili da considerare "puri". Nessuno dei due tira da fuori, tutti e due giocano stabilmente a centro area, tutti e due stoppano, intimidiscono, proteggono il ferro e convertono a rimbalzo d'attacco e in situazioni di pick and roll. Rischierebbero di diventare obsoleti se non avessero il dinamismo e la velocità per non dover soltanto "contenere" nelle situazioni difensive in cui gli avversari si abbassano come fa Golden State con Draymond Green da 5 e come fa Cleveland con Kevin Love.  Ma chi è il migliore? Quando Jordan è in campo i Clippers concedono appena 93 punti ogni 100 possessi; con Gobert, Utah ne concede 98. Ma i limiti di Jordan come attaccante (vedi tiri liberi) sono il motivo per cui i Clippers con lui in campo segnano 10 punti per 100 possessi in meno di quanti ne segnino i Jazz con Gobert. 
I COMBO - Karl-Anthony Towns a Minnesota parte da ala forte con Gorgui Dieng da centro. Ma se lo consideriamo un centro, è il più moderno e futuribile che ci sia assieme a Joel Embiid di Philadelphia. Towns può difendere ovunque, intimidisce e tira da fuori. È un giocatore totale. LaMarcus Aldridge è un ibrido. Gioca dentro e fuori. In attacco ha un range inferiore a quello di Towns, più limitato al gomito della lunetta, mentre non è un rimbalzista top. Quest'anno San Antonio lo accoppia in quintetto con David Lee, altro ibrido ma molto meno atletico soprattutto con l'avanzare degli anni.
I PLAYMAKERS - Marc Gasol è un giocatore polifunzionale. Ormai tira da tre come se la sua vita dipendesse da questo. In più è il miglior centro passatore della Lega. Nikola Jokic è il suo erede anche se tira meno bene dall'arco. Se Denver lo avesse promosso in quintetto prima, sottraendolo alla combinazione impossibile con Jusuf Nurkic, la sua stagione sarebbe stata addirittura memorabile non solo rivelatoria. Jokic però ha limiti difensivi importanti. Con lui ad ancorare la difesa Denver concede 110 punti ogni 100 possessi, il dato peggiore tra questi centri, ma in attacco segna 129 punti ogni 100 possessi, un numero che proiettato su una gara intera trasformerebbe i Nuggets (con Wilson Chandler e Danilo Gallinari alle ali) nella miglior squadra offensiva della Lega. DeMarcus Cousins può figurare sia qui che tra gli ibridi vista la poliedricità. Qualcuno potrebbe pensare di metterlo anche sotto, come fenomeno, che in effetti lo è, con tutti i suoi limiti temperamentali.
I FENOMENI - Anthony Davis: non a caso ormai gioca solo da centro attorniato di tiratori. Davis compete al top della Lega per punti, rimbalzi e stoppate. Può segnare correndo, al ferro e tirando dalla media senza disdegnare il tiro da tre. Quindi fa tutto al livello dei migliori. Probabilmente in una squadra più forte di quanto siano i Pelicans potrebbe tirare di meno, segnare di meno, alzare le percentuali. DeMarcus Cousins come Davis gioca in una squadra mediocre e il carico di responsabilità offensive che si accolla è eccessivo e grava sulle percentuali. Però rispetto a Davis, pur essendo meno difensore e intimidatore, è un passatore migliore e ha maggior “range”.
LE SCELTE - Con Aldridge o Towns (ma prenderei Towns) creerei una squadra più equilibrata visto che tra le quattro ali figurerebbe solo un vero power forward (Green) ma trovo impossibile dopo Davis non trovare posto per DeMarcus Cousins e almeno uno dei due Rim Protector. Ma quale? DeAndre Jordan perché prevale a rimbalzo, passa un po’ meglio la palla, ha vinto qualche partita in più con i Clippers nonostante gli infortuni a Griffin e Paul (anche Utah ha avuto la sua sequela di infortuni per la verità) ma è davvero una scelta sul filo di lana. L’alternativa sarebbe Marc Gasol ma il prezzo da pagare al suo tiro da tre è che a rimbalzo è il minimo in carriera. Per un centro dovrebbe contare.
MY WEST ALL-STAR TEAM
Quintetto: Russell Westbrook, James Harden, Kawhi Leonard, Kevin Durant, Anthony Davis.
Panchina: Damian Lillard, Stephen Curry, Chris Paul (sostituito da CJ McCollum per infortunio), Gordon Hayward, Draymond Green, DeMarcus Cousins, DeAndre Jordan.