mercoledì 26 aprile 2017

Ora OKC torna nelle mani di Russell Westbrook

(Aggiornamento dopo i playoffs). Considero Billy Donovan un candidato credibile come allenatore dell'anno perché a dispetto della presenza di Russell Westbrook, i Thunder avevano difetti enormi che di norma nella NBA non riesci a soverchiare: uno starter nella posizione di ala piccola che gioca fuori ruolo ed è offensivamente impresentabile (Andre Roberson è un tiratore inguardabile - va detto anche dopo una serie in cui a tratti ha tirato in modo sorprendent da tre - ed una delle poche guardie della storia NBA su cui puoi efficacemente fare "hacking") per quanto sia difensore da primo o secondo quintetto All-Defense; uno dei roster più giovani della Lega (almeno sei giocatori della rotazione sono Under 25), una panchina da D-League (senza Westbrook OKC non poteva quasi stare in campo e la totale assenza di un point-man credibile contro Houston è stata letale) e la totale assenza di tiro da tre che ha permesso alle avversarie di riempire l'area eliminando il pick and roll Westbrook-Adams. Con una buona difesa, tanto contropiede, le scorribande di Westbrook e il tiro dalla media di Oladipo, una squadra con difetti enormi e facilmente individuabili ha raggiunto i playoffs ed è stata competitiva in quattro gare su cinque. Ha vinto anche 47 partite. Nell'anno in cui hai perso un Kevin Durant fare di più sarebbe stato eroico.