martedì 29 agosto 2017

NBA Finals 1997: Karl Malone

Karl Malone è nato a Summerfield, in Louisiana, un paesino di poche centinaia di abitanti. Il padre lasciò la famiglia quando Karl aveva solo quattro anni. Dal 1967 al 1975 mamma Shirley, un donnone con i capelli bianchi che somigliava a Karl in modo sconcertante, ha lavorato ogni minuto della propria vita per mantenere la famiglia. Nel ’75 sposò il proprietario di un magazzino a trenta chilometri da Summerfield, un certo Ed Turner. I ritmi di lavoro avrebbero potuto ammorbidirsi ma Shirley non era il tipo di donna che resta a casa. Scelse di lavorare alle dipendenze del marito. Tre anni dopo il padre biologico di Karl morì per un tumore osseo. Solo come un cane, negli ultimi giorni di vita fu confortato proprio da Shirley (sarebbe morta nel 2003 prima dell’ultima stagione agonistica di Malone, ai Lakers) che pure avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo per ignorarlo. Ma Shirley, oltre a un’etica lavorativa eccezionale, oltre allo spirito di sacrificio, era anche una donna di grande generosità. Tutte queste qualità vennero trasmesse integralmente a Karl. Ecco perché la sua è stata una carriera lunghissima, ecco perché, passati da un pezzo i 30 anni, ha continuato a progredire, ecco perché in carriera praticamente si contano sulle dita di una mano le partite saltate da Malone per infortunio. Era così orgoglioso, che quando era infortunato ma giocava lo stesso si rifiutava persino di parlarne. Successe anche nella Finale del 1997 quando giocò con la mano destra lacerata, perennemente fasciata.