sabato 25 febbraio 2017

OKC-Westbrook, perché la cessione tornerà di attualità

Considero Billy Donovan un candidato credibile come allenatore dell'anno perché a dispetto della presenza di Russell Westbrook, i Thunder avevano (e hanno) difetti enormi che di norma nella NBA non riesci a soverchiare: uno starter nella posizione di ala piccola che gioca fuori ruolo ed è offensivamente impresentabile (Andre Roberson ha il 24% da tre) per quanto sia difensore da primo o secondo quintetto All-Defense; un rookie da ala forte che nel 2017 tira da tre con il 14% venendo meno a quei compiti da Stretch 4 per i quali è stato scelto (Domas Sabonis); una panchina da D-League (senza Westbrook OKC segna 10 punti per 100 possessi in meno rispetto a quando è in campo lui) specie nell'ultimo periodo giocato senza Enes Kanter (rientrato) e la totale assenza di tiro da tre che ha permesso alle avversarie di riempire l'area eliminando il pick and roll Westbrook-Adams. Con una buona difesa, tanto contropiede, le scorribande di Westbrook e il tiro dalla media di Oladipo, una squadra con difetti enormi e facilmente individuabili è sempre stata saldamente in zona playoffs.