lunedì 18 luglio 2016

Perché il divorzio tra Dwyane Wade e Miami era diventato inevitabile


Pat Riley ha sempre cercato di creare all'interno delle proprie squadre una sorta di clima da noi contro tutti quelli che sono al di fuori del cerchio magico. Che fossero nemici veri e presunti. Ha fatto così fin da quando allenava i Lakers poi ha accentuato questo stile a New York e Miami. È una strategia che motiva il gruppo e lo unisce. La squadra è una famiglia, il resto sono nemici periferici come li chiama lui. Ma Pat Riley quando si tratta di inseguire uno scopo non si ferma davanti a nulla. Ed è normale che sia cosi. Per quanto abbiano creato un clima di amicizia e divertimento i Warriors non hanno esitato un istante a cancellare Bogut, Ezeli e Barnes quando hanno potuto prendere Durant. È normale. Inciso: Riley non allena Miami ma con Phil Jackson a New York è l'unico executive che rappresenta un club molto più del coach. Erick Spoelstra è un eccellente allenatore ma è una creatura di Riley.  Non sarà mai se stesso finché gli Heat saranno la squadra di Riley.