La realtà degli scambi nella NBA è perversa e ciò che oggi sembra evidente magari viene ribaltato nel corso degli anni anche perché la possibilità di includere scelte negli affari rende i contorni di una contropartita chiari solo dopo anni. E poi gli scambi sono strategici. Non è che a Sacramento pensino di essere più forti oggi che non hanno più DeMarcus Cousins ma prima di definire la sua cessione un suicidio bisogna aspettare che il piano si completi.
Opinioni, analisi e i miei libri: il mondo del basket americano visto da me di Claudio Limardi
lunedì 20 febbraio 2017
NBA WEEK 17: la grande storia di Nate Archibald
La storia di Nate Archibald, l'unico ad aver vinto nello stesso classifica dei marcatori e degli assist nella NBA, tratta da "New York Basketball Stories 2.0". Oggi Russell Westbrook e James Harden provano ad imitarlo.
Un rumore di sottofondo. Sempre più pressante. Un
brusio che in breve diventò un boato. "Tiny is here. Now the real fun is starting". Anni '70. L'attività
estiva a Rucker Park era al top dell'energia anche se allora era tutto
semiclandestino, le notizie si diffondevano con il passaparola e il consumismo
non si era impossessato ancora dei playground. Era tutto più affascinante. Nate
Archibald era un fedelissimo della scena estiva newyorkese. Che includeva
questo fantastico torneo tra squadre provenienti da diverse città d'America.
L'obiettivo era capire chi avesse la squadra di basket da strada
migliore. Il team di New York dipendeva da Archibald. Ma quella sera,
avversaria Chicago, Archibald era assente ingiustificato. Le cose andavano
male. Chicago era in controllo della partita. Più 13 nel cuore del secondo
tempo. Poi un brusio. Poi un boato. Infine un'esplosione. Tiny is here.
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