mercoledì 20 luglio 2016

Sixers tre anni da incubo per un Ben Simmons

Ben Simmons, la prima scelta assoluta dell'ultimo draft, è il frutto più evidente e ambito dell'ardita ricostruzione dei Philadelphia 76ers ideata, forzando i regolamenti o le storture del sistema, dall'ex general manager Sam Hinkie.
Chi segue la NBA con attenzione conosce probabilmente molto bene la storia recente dei Sixers e di Hinkie, uno dei più grandi sostenitori del movimento analitico che non significa pretendere tiro da tre ad oltranza, zero tiri dalla media e generalmente quintetti piccoli disinteressati ai rimbalzi d'attacco anche se sono principi base, i più comprensibili forse, di un movimento che è molto più questo. Hinkie - ex delfino di Daryl Morey a Houston - aveva portato avanti un'idea "The Process" che aveva bisogno di essere seguita con fede. Di qui lo slogan "Trust The Process". Considerato che la base di partenza era consegnarsi ad una serie imprecisata di stagioni perdenti per scegliere sempre in alto e cedere i giocatori attorno ai quali non era pensabile costruire nulla per accumulare scelte poi trasformabili in giocatori ambiti, il Processo di Hinkie è stato seguito molto più a lungo del preventivabile. I Sixers in tre anni hanno vinto 47 gare perdendone 199 al fine di rinforzare quella che Hinkie ha definito  - nella sua lettera di dimissioni poco elegantemente girata ai media - "la vista più lunga dell'intera stanza".