Non è la prima volta negli ultimi, tragici, anni che i
Knicks fanno capolino nella zona playoffs, o si affacciano attorno al 50% di vittorie dando la sensazione di aver
svoltato. Quando è successo, poi la caduta è stata verticale. Non è detto che
non succeda ancora (le ultime tre le hanno perse). La differenza è che questa
volta non ci sono battaglie intestine da combattere, l'allenatore non viene
telecomandato o peggio dal presidente e la squadra in campo gioca con
l'entusiasmo, la voglia di competere tipiche di chi si scopre competitivo e ha
un nucleo giovane. Pat Riley parlava di "Innocent Climbing".
Opinioni, analisi e i miei libri: il mondo del basket americano visto da me di Claudio Limardi
martedì 28 novembre 2017
mercoledì 22 novembre 2017
Joel Embiid, il fenomeno chiamato Problema
Joel Embiid ha superato per la prima volta il minutaggio delle star anche se dopo ogni previsione sul suo futuro è normale collocare un asterisco. Dei primi tre anni di NBA ne ha saltati due e mezzo anche se magari l'estensione della sua assenza è stata accentuata dal legittimo e intelligente desiderio dei 76ers di proteggerlo fino ad esagerare. Troppe carriere di giovani star, soprattutto con la sua taglia fisica, sono state sbriciolate dagli infortuni. Bill Walton, Sam Bowie, Ralph Sampson in parte, Greg Oden. Sta giocando 29.2 minuti a partita.
lunedì 20 novembre 2017
I più grandi tiratori da tre della storia (All in One)
Come identificare i migliori tiratori da tre punti della storia? Per tentare un’analisi, bisogna partire da un concetto: il tiro da tre esiste dal 1978/79 e inizialmente era considerato un’arma occasionale, da usare con moderazione, poco produttiva. Ha senso tenere in considerazione solo i giocatori emersi dopo il 1980 e stiamo già molto larghi. Ad esempio Andrew Toney, la guardia di Philadelphia ribattezzato “The Boston Strangler”, noto per essere un terrificante tiratore non ha mai segnato più di 39 triple in una stagione. Michael Cooper, che era una versione ante-litteram dei cosiddetti “3-and-D” cioè i difensori che in attacco tirano praticamente solo da tre, al massimo centrò 80 triple nel 1988/89 con il 38.1%. Erano altri tempi. Fred “Downtown” Brown ha segnato 110 canestri da tre punti… in cinque anni ed era famosissimo per il tiro. La prima parte della sua carriera l’ha trascorsa senza il tiro da tre. Nel primo anno di introduzione, quando era considerato un diversivo, Downtown Brown, dei Seattle Supersonics, fu il miglior tiratore della Lega con il 44.3% da tre. Parliamo di 88 tentativi in una stagione, poco più di uno per gara. Qui il tentativo è cercare di equilibrare tra tiratori di precisione e tiratori volumetrici, mediando tra le due caratteristiche considerando che ora si tira molto di più dall’arco.
sabato 18 novembre 2017
I più grandi tiratori di sempre: Klay, Ray e Steph
3 Klay Thompson:
ovviamente stiamo parlando di un arco di tempo breve (sei stagioni di NBA) e
di una nuova epoca in cui i tiratori da tre punti non solo sono apprezzati ma
addirittura incoraggiati ad esagerare. In questi cinque anni, Thompson è
passato da 4.1 tentativi a 8.1 senza mai scendere sotto il 40%. Siamo già a
cinque stagioni oltre il 40% e il 42.0% in carriera, meglio di Reggie Miller
con 6.5 tentativi di media, una cifra destinata a crescere. Detto che la
vicinanza di Steph Curry rappresenta una combinazione unica – mai visti due
tiratori così nella stessa squadra, come avere Ray Allen e Reggie Miller assieme
-, Thompson è sicuramente da considerare al top come tiratore. Definirlo tra i
primi cinque di sempre può apparire prematuro ma la sensazione è che si tratti
di una collocazione corretta.
domenica 12 novembre 2017
I più grandi tiratori della storia: Redick, Korver e Reggie Miller
6 JJ Redick: potrebbe
essere considerato l’evoluzione della specie rispetto a Curry o Kerr, ovvero
quello che sarebbero stati se fossero nati una generazione dopo. JJ è un po’
più alto e probabilmente veloce di entrambi, ma non è un atleta. Ha il 41.5% da
tre in carriera su 4.4 tentativi ma negli ultimi anni sono stati più di 4.4. A
inizio carriera non aveva la fiducia e lo spazio per imporsi come è accaduto ai
Clippers giocando accanto ad uno dei più grandi passatori della storia come
Chris Paul.
sabato 11 novembre 2017
American Way: quando Nancy Vs Tonya rese popolare il pattinaggio
Gli Stati Uniti sono un paese a cultura polisportiva per cui può capitare che occasionalmente discipline poco note facciano breccia e diventino per un periodo limitato di tendenza. Soprattutto se c'è un grande campione, carismatico, da seguire. Spesso è un bene, qualche volta è un male. Spesso le motivazioni sono positive e qualche volta tutto accade per i motivi sbagliati. Che l'America scopra il nuoto grazie ai record di Michael Phelps è un fatto positivo, che dimentichi l'atletica non avendo più un Carl Lewis o un Michael Johnson da ammirare è negativo, che Ryan Lochte diventi famoso non per le tante vittorie o il ruolo di anti-Phelps che ha interpretato bene ma per il giallo del distributore di benzina a Rio è meno edificante. Nel 1994, a gennaio, l'America scoprì il pattinaggio artistico femminile.
venerdì 10 novembre 2017
I più grandi tiratori da tre: Kerr, Stojakovic e Nash
9 Steve Kerr: come
giocatore non valeva Dell Curry, infatti ha sempre giocato meno e segnato meno
di lui. Questione atletica. Kerr come Curry non andava mai in lunetta. Però
come tiratore forse era addirittura superiore. Le cifre dicono di sì: 45.4% da
tre in carriera, anche se su 1.8 tentativi a partita. Perché Kerr tirava così
poco: limiti fisici lo condizionavano in difesa o nel liberarsi al tiro, un
limite tecnico era il passaggio, mediocre per un aspirante point-man,
limitandone il minutaggio. Tuttavia i quasi tre tiri da due di media sono stati
tiri buttati via. In ogni caso, a supporto della sua posizione tra i migliori
tiratori di sempre, ci sono due stagioni da primo assoluto nel tiro da tre con
il 1994/95 chiuso al 52.4%, e quattro stagioni condotte oltre il 50%.
giovedì 9 novembre 2017
Porzingis ed Embiid: la coppia che Philadelphia non ha composto
Ci sono momenti in cui Sam Hinkie, il costruttore dell'ardito progetto di Philadelphia, il famoso Processo sbandierato di continuo da Joel Embiid, appare un genio assoluto. È ce ne sono altri in cui è normale chiedersi che cosa avesse in testa o in cui comunque ha commesso errori madornali. La questione viene alla luce oggi ovvero quando il suo successore Bryan Colangelo si trova alle prese con la necessità di cedere Jahil Okafor prima che il suo contratto scada a giugno e diventi free-agent senza restrizione, un giocatore che andrà via gratis dopo che su di lui Hinkie aveva speso la chiamata numero 3 del draft del 2015.
lunedì 6 novembre 2017
I migliori tiratori da tre di sempre: Scott, Curry padre e il Grande Drazen
12 Dennis Scott: “3D”
negli anni di Orlando era un devastante tiratore da tre, ovviamente
funzionale alla presenza di Shaquille O’Neal in post basso e anche a
quella di Penny Hardaway. Quando Orlando raggiunse la Finale NBA nel
1995, lui ebbe la miglior stagione al tiro con il 42.6% su 5.7
tentativi. L’anno dopo quando i Magic arrivarono alla finale di
conference contro i Bulls delle 72 vittorie, lui tirò 7.7 triple di
media con il 42.5%. Non è mai stato in forma fisica, ma è sempre stato
un tiratore fortissimo.
sabato 4 novembre 2017
I più grandi tiratori della storia: Davis, Green e Rice (2)
15 Hubert Davis: uscito
da North Carolina, ha avuto i suoi anni migliori ai Knicks. Oggi sarebbe stato
valorizzato molto di più. Ha avuto il 44.1% in carriera ma su 2.4 tentativi. Ha
vinto la classifica del tiro da tre quand’era a Dallas nel 1999/00 con il 49.1%
e nei primi nove anni di carriera otto volte è andato oltre il 40%. Non lo
ricordano in tanti ma oggi sarebbe usato per tirare almeno 6-7 volte a partita.
mercoledì 1 novembre 2017
Phoenix Suns: storia di un crollo che fa male (All in One)
Nessuno
dei 30 club NBA aveva cambiato allenatore in estate, una sorta di
record che inevitabilmente era preludio ad un inverno movimentato. Ma nessuno poteva pensare che Phoenix staccasse la spina ad Earl Watson dopo tre partite.
La tempistica e i modi, quello che il licenziamento ha poi generato - la rottura con Eric Bledsoe - ha scoperchiato la pentola delle critiche nei confronti di Robert Saver, il proprietario del club, e in generale dei Suns. Da un lato Watson - che ha avuto una apprezzata carriera da journeyman nella NBA - era ritenuto una scelta prematura come allenatore e in quanto tale suscettibile di fallimento (la sua esperienza di panchina era un anno e mezzo da assistente quando ha ricevuto l'incarico). Dall'altro il licenziamento è stato ovviamente troppo rapido per essere anche comprensibile. E così è sembrato pensarla anche Bledsoe, finito fuori squadra e in attesa di cessione.
La tempistica e i modi, quello che il licenziamento ha poi generato - la rottura con Eric Bledsoe - ha scoperchiato la pentola delle critiche nei confronti di Robert Saver, il proprietario del club, e in generale dei Suns. Da un lato Watson - che ha avuto una apprezzata carriera da journeyman nella NBA - era ritenuto una scelta prematura come allenatore e in quanto tale suscettibile di fallimento (la sua esperienza di panchina era un anno e mezzo da assistente quando ha ricevuto l'incarico). Dall'altro il licenziamento è stato ovviamente troppo rapido per essere anche comprensibile. E così è sembrato pensarla anche Bledsoe, finito fuori squadra e in attesa di cessione.
I migliori tiratori da tre punti della storia: da Starks a JR Smith (1)
Come identificare i
migliori tiratori da tre punti della storia? Per tentare un’analisi, bisogna
partire da un concetto: il tiro da tre esiste dal 1978/79 e inizialmente era
considerato un’arma occasionale, da usare con moderazione, poco produttiva. Ha
senso tenere in considerazione solo i giocatori emersi dopo il 1980 e stiamo
già molto larghi. Ad esempio Andrew Toney, la guardia di Philadelphia
ribattezzato “The Boston Strangler”, noto per essere un terrificante tiratore
non ha mai segnato più di 39 triple in una stagione. Michael Cooper, che era
una versione ante-litteram dei cosiddetti “3-and-D” cioè i difensori che in
attacco tirano praticamente solo da tre, al massimo centrò 80 triple nel
1988/89 con il 38.1%. Erano altri tempi. Fred “Downtown” Brown ha segnato 110
canestri da tre punti… in cinque anni ed era famosissimo per il tiro. La prima
parte della sua carriera l’ha trascorsa senza il tiro da tre. Nel primo anno di
introduzione, quando era considerato un diversivo, Downtown Brown, dei Seattle
Supersonics, fu il miglior tiratore della Lega con il 44.3% da tre. Parliamo di
88 tentativi in una stagione, poco più di uno per gara. Qui il tentativo è
cercare di equilibrare tra tiratori di precisione e tiratori volumetrici,
mediando tra le due caratteristiche considerando che ora si tira molto di più
dall’arco.
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