L’Iowa non è territorio
di cestisti, per cui fa un po’ impressione che due giocatori NBA abbiano
giocato nello stesso liceo negli stessi anni. Harrison Barnes alla Ames High
School faceva coppia con il bianco massiccio Doug McDermott. Quando erano
junior vinsero 26 partite di fila e il titolo dello stato. L’anno successivo di
gare ne vinsero 27 e si ripeterono. Barnes era considerato il miglior giocatore
del paese. Fecero la guerra per assicurarselo.
Vinse Roy Williams portandolo a
North Carolina. Partì in quintetto in 73 gare su 75, fu rookie dell’anno della
ACC e segnò 17.1 punti di media da sophomore. Giocava in una squadra ricca di
talento, in cui la regia era affidata a Kendall Marshall e l’ala forte era John
Henson, stoppatore che sarebbe finito a Milwaukee. Tutti e tre si dichiararono
per i draft del 2012 e tutti e tre finirono al primo giro. Barnes fu il primo
ad essere selezionato. Golden State lo chiamò al numero 7. Quanto a McDermott
adesso è un eccellente giocatore dei Chicago Bulls, anche se lui è andato nella
NBA due stagioni dopo.
Il giorno prima del
draft, Bob Myers volò verso New York assieme a Joe Lacob per assistere ad un
allenamento privato di Barnes. Con lui in campo c’era anche Andre Drummond, il
centro intimidatore di Connecticut. Non era chiaro dove sarebbe finito Barnes:
due anni prima sarebbe stato pronosticato al numero 2, a Cleveland si pensava
potesse finire ai Cavs con il 4 (che poi sarebbe stato speso male, su Dion
Waiters, poi ceduto ai Thunder), ma Myers era convinto esistesse la possibilità
di prenderlo al 7. Lo stesso vale per Drummond che infatti sarebbe andato al
numero 8 a Detroit. Quindi Golden State avrebbe potuto prendere Drummond ma non
ne aveva bisogno. Aveva appena acquistato Bogut e su Drummond esistevano
all’epoca forti dubbi caratteriali.
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