martedì 20 settembre 2016

Antetokounmpo da clandestino a 100-million dollar man


The Greek Freak, Giannis Antetokounmpo ha firmato un contratto da 25 milioni di dollari a stagione, 100 complessivi (con uno sconto di riconoscenza di sei milioni ovvero quelli che separano l'accordo dal salario massimo) per quattro anni con Milwaukee, di cui è diventato uomo franchigia, il simbolo e la ragione dello slogan Own The Future adottato dal club. Un bel salto in avanti per un ragazzo che fino ai 18 anni di età ha vissuto ad Atene insieme alla famiglia originaria della Nigeria da clandestino. Ha avuto il passaporto quando le attenzioni della NBA sono diventate pressanti e le grandi squadre di Atene rinunciarono a reclutarlo perché sarebbe stata una perdita di tempo (infatti Antetokounmpo il primo vero contratto l'ha firmato per Saragozza che non l'ha mai avuto. Viceversa è cresciuto nel Filathlitikos).
La sua situazione è diventata anche il poster delle problematiche che riguardano migliaia di ragazzi africani in Grecia che vivono la sua stessa vita di allora. Giannis e i suoi fratelli sbarcavano il lunario vendendo oggetti per strada lontano dagli occhi della Polizia. Ma Giannis era 2.05 nel 2013 quando i Bucks lo scelsero al numero 15. Un vero furto. Adesso è 2.11 e Jason Kidd l'ha trasformato nel più alto playmaker del mondo.
Giannis ha segnato 16.9 punti per gara con 7.7 rimbalzi e 4.1 assist nella passata stagione. La metà dei suoi tiri vengono eseguiti nell’ultimo metro di campo, il tiro da tre è inaffidabile come abbiamo visto a Torino nel Preolimpico. Ma la combinazione di atletismo, velocità, apertura di braccia è straordinaria. E può davvero fare il playmaker perché passa la palla benissimo e da quando ce l'ha in mano fin dall'inizio è diventato una macchina da tripla doppia. Se c'è un giocatore nella NBA che viene dal futuro, è lui per quanto in realtà questa tipologia di point-man sia già stata vista negli anni '80 con Magic Johnson (peraltro Milwaukee vinse il suo unico titolo NBA con un point-man anomalo come era negli anni '60 Oscar Robertson).
Ma Giannis è The Greek Freak perché può devastare una partita anche in difesa arrivando dappertutto. Il movimento giovanile dei Bucks è spettacolare con lui, il ritorno di Jabari Parker e l'australiano rookie Thon Maker. Siamo di fronte ad un grande progetto basato sulla coltivazione dei giovani scelti nel draft. Coach Kidd ha visto naufragare un'idea simile a Dallas quando giocava con le 3J ovvero lui Jimmy Jackson e Jamal Mashburn. Furono annientati dal protagonismo. Dovrà essere il guardiano dell'integrità delle giovani star dei Bucks di oggi. Antetokounmpo però è l'uomo chiave, il Westbrook africano con 15 centimetri di vantaggio in termini di statura. È spaventoso pensare cosa possa diventare se massimizzasse il suo potenziale.

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