mercoledì 7 dicembre 2016

Larry Bird 60 anni da Larry Legend, i Celtics nel DNA

Nel 1992 volai a Portland. Prima volta da inviato in America. Una serie di disavventure aeree e arrivai in Oregon con un giorno di ritardo. Mi persi il debutto del Dream Team e una grande prova di Larry Bird contro Cuba. Era nella squadra ma aveva la schiena a pezzi. Si sarebbe ritirato a 35 anni con l'oro olimpico al collo. A Portland non giocò più fino alla finale del Preolimpico contro il Venezuela ma solo perché Magic lo alzò di peso da terra. Bird era un duro ma la schiena era un disastro. La gente però voleva vederlo. Sarebbe stata la sua ultima apparizione da giocatore sul suolo americano. Magic con grande senso dello spettacolo l'aveva capito.

Larry Bird adesso
ha compiuto 60 anni. Si ritirò per problemi fisici e ha resistito alla tentazione di tornare. Ha allenato tre anni i Pacers con eccellenti risultati ed ha resistito all'idea di rimettersi in sella. Un uomo tutto d'un pezzo. Un contadino dell'Indiana come si definiva. An hick from French Lick. Un semplice. Quando andò a Boston fece amicizia con Rick Robey. Una sera a cena vedendo il compagno che lasciava venti dollari di mancia non resistette e se ne riprese una parte perché a French Lick con venti dollari cena una famiglia intera. Quando venne reclutato da Indiana lasciò il college perché era troppo grande e lui non aveva un dollaro. Si vergognava. Indossò gli stessi jeans per venti giorni. Tornò a casa e per mesi si guadagnò da vivere guidando il camion della nettezza urbana. Poi andò a Indiana State e cominciò la sua storia. A Boston dopo il primo titolo usci dal Garden ancora con la maglia bianca numero 33 addosso per andare direttamente a festeggiare. Altri tempi.
Ha avuto i suoi drammi. Il padre si suicidò e non ha mai saputo che il figliolone sarebbe diventato uno dei più grandi giocatori della storia. Aveva debiti. Non aveva un lavoro. Non era in grado di pagare i conti. Si sparò. Era troppo orgoglioso per affrontare la situazione.
Bird è la prova che le squadre hanno una loro cultura. Un destino scritto nel DNA. I Lakers sono spettacolo e individualità. I Warriors sono pazzia e imprevedibilità. I Celtics sono duri e tosti. Bird viene dall'Indiana ma non esiste un giocatore che abbia incarnato l'essenza del giocatore dei Celtics più di lui. Duro. Tiratore. Altruista. Passatore. E anche un po' arrogante in campo. Un maestro della battuta sarcastica. Ha 60 anni. Buon compleanno.

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