12 Dennis Scott: “3D”
negli anni di Orlando era un devastante tiratore da tre, ovviamente
funzionale alla presenza di Shaquille O’Neal in post basso e anche a
quella di Penny Hardaway. Quando Orlando raggiunse la Finale NBA nel
1995, lui ebbe la miglior stagione al tiro con il 42.6% su 5.7
tentativi. L’anno dopo quando i Magic arrivarono alla finale di
conference contro i Bulls delle 72 vittorie, lui tirò 7.7 triple di
media con il 42.5%. Non è mai stato in forma fisica, ma è sempre stato
un tiratore fortissimo.
11 Drazen Petrovic: purtroppo
non sapremo mai cosa avrebbe fatto nei successivi tre-quattro anni di
carriera ai massimi livelli che lo attendevano quando trovò invece la
morte in Germania su un autostrada. La sua carriera NBA è fatta di
quattro stagioni, di cui tre oltre il 40% tra cui si registra il 45.9% da rookie, il 44.4% nel primo anno intero ai Nets, il 44.9%
nel 1992/93 quando segnò 22.3 punti di media. In altre parole il suo
43.7% in carriera vale più di Klay Thompson che ha giocato un anno più
di lui. A quei tempi non si tirava ancora tantissimo. Petrovic ha
eseguito due triple di media a partita. Ma nelle ultime due stagioni ha
avuto il 44.6%. Probabile lo attendesse una collocazione migliore di
questa, da Top Five forse.
10 Dell Curry: se fosse nato diciamo ai tempi del figlio sarebbe stato un altro giocatore come impatto. Lui ha avuto la sfortuna di giocare – specie all’inizio – +quando il tiro da tre era considerato un azzardo, un diversivo.
Dell in 13 anni di NBA ha tirato da tre con il 40.2%, otto stagioni
consecutive oltre il 40%, nove in un arco di 10 anni, una stagione da
47.6% a Milwaukee in cui finì primo in tutta la NBA. Il padre di Steph
era un tiratore irreale in un’epoca in cui non era considerato così
importante esserlo. Lo dimostra che in tutta la sua carriera non ha mai
avuto un anno in cui ha tirato più da tre che da due e all’inizio il
rapporto era di un tiro da tre ogni sei-sette da due. E Curry,
ovviamente, non andava mai in lunetta (1.4 di media in carriera). In
sostanza lo invitavano ad avvicinarsi a canestro quando era molto più
efficace allontanandosi. Il prototipo del giocatore che il movimento
analitico avrebbe valorizzato a dispetto delle idee dei tradizionalisti. (3-continua)
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