lunedì 8 gennaio 2018

The Lake Show, i più grandi: Magic Johnson



1 Magic Johnson

(5 titoli, 3 MVP della Finale, 3 MVP, 10 All-NBA, 12 All-Star Game, 19.5 ppg, 11.2 apg, 7.2 rpg)

Spiegare perché Magic Johnson debba essere considerato il miglior Laker di tutti i tempi significa soprattutto spiegare perché l'onore non dovrebbe andare a qualcun altro. In parte è una questione soggettiva: trovo legittimo che qualcuno possa scegliere Kobe, Kareem, West o Shaq al suo posto. In termini di titoli vinti con i Lakers, lui e Kobe sono pari. Negli ultimi tre Magic era chiaramente il giocatore di punta e nei primi due andava considerato almeno alla pari di Kareem. Ma nel 1980 i Lakers hanno vinto gara 6 della finale NBA a Philadelphia senza Kareem. Lui segnò 42 punti con 15 rimbalzi. Secondo la storia scritta da chi ha vinto, Magic sostituì Abdul-Jabbar giocando da centro, in realtà i Lakers abbassarono il quintetto e lui giocò assieme a tre esterni e in effetti venne accoppiato quasi sempre al 4 dei Sixers (Caldwell Jones o Bobby Jones). Resta la prestazione disumana.
Direi che abbia avuto un impatto sui Lakers in tutti i cinque titoli superiore a quello che ha avuto Kobe nei suoi cinque. Il che non significa che avrebbe vinto anche senza Kareem o che Bryant non sia stato fondamentale in tutti i primi tre titoli vinti. Magic è stato anche tre volte MVP della Lega e ha speso tutta la carriera con i Lakers. È da rimarcare che abbia giocato nove finali in 12 anni, l'ultima con Kareem ritirato e la penultima quando aveva 42 anni. Oltre alla prestazione di Philadelphia da rookie, segnò il baby hook del titolo del 1987 a Boston cancellando la maledizione dei Celtics mai battuti dai Lakers nei playoffs. Per me è lui il migliore pur con una carriera spezzata nel 1991 a 32 anni, pur con la responsabilità di tre errori clamorosi che sono costati ai Lakers il titolo del 1984. Ma con la sua unicità come giocatore, o anche perché i suoi titoli li ha vinti battendo in finale le squadre di Julius Erving, Larry Bird, Isiah Thomas perdendo il titolo del 1991 contro Michael Jordan. Non ha avuto cammino facile. Però - ripeto - ci sono altre scelte altrettanto giustificabili. (fine)


Nessun commento: