lunedì 5 dicembre 2016

NBA WEEK 6/a: il futuro è con Milwaukee e con Antetokounmpo

I Milwaukee Bucks sono decisamente in area playoffs in una Eastern Conference in cui solo le due squadre migliori sembrano definite, Cleveland e Toronto. I Bucks stanno lievitando ma soprattutto lo stanno facendo senza aver preso alcuna scorciatoia. Michael Beasley è stato firmato solo per sopperire ai sei mesi di assenza di Khris Middleton ma ha più spazio di lui il giovane Tony Snell, acquistato da Chicago anche se per ora il suo teorico tiro da fuori non si è visto (29%). Jason Terry è l'unico veterano ma la squadra è soprattutto nelle mani di Giannis Antetokounmpo, 22 anni. La seconda star della squadra è Jabari Parker che è del '94. I due migliori giocatori hanno 43 anni in due. Chi vive una situazione simile? In quintetto ci sarebbe Middleton che ha 25 anni (quanto è grave la sua assenza? Lo scorso anno aveva 18.2 punti e 4.2 assist per gara). Ha 25 anni anche Snell, ne ha 26 John Henson che ormai gioca anche centro.
Non è tutto oro quel che luccica ovviamente. Greg Monroe, firmato due estati fa per 50 milioni in tre anni, è ai minimi in carriera. Gioca 17 minuti e segna 8.8 punti. Il suo ruolo ormai è secondario. I Bucks sarebbero pronti a cederlo ma non trovano estimatori. Il giocatore può uscire dal contratto con un anno di anticipo ma ha 17 milioni da incassare tra un anno e quindi nessun motivo per farlo al suo valore attuale di mercato che è bassissimo. Thon Maker che dovrebbe essere il centro del futuro per ora è inutilizzato.
Jason Kidd ha scelto di puntare su Antetokounmpo e ne sta ottenendo in cambio una stagione da giocatore dominante. È primo realizzatore e rimbalzista di squadra. È il quinto stoppatore e il quinto nelle palle rubate nell’intera Lega. È diventato una presenza distruttiva in difesa. Cifre alla mano sarebbe il quinto difensore della Lega. Con lui in campo i Bucks concedono 97.5 punti ogni 100 possessi. Solo Russell Westbrook e Chris Paul hanno un dato migliore nel plus/minus adattato (quello che misura il valore di in giocatore non in assoluto ma in rapporto a quello che fa la squadra senza di lui). Definirlo un point-man sarebbe tuttavia eccessivo. Point-forward è la definizione migliore: in difesa va su guardia o ala piccola mentre Matt Della Vedova si occupa del point-man. In attacco Kidd usa due guardie. Può essere lui a iniziare il gioco o Della Vedova. Ma non cambia il suo status di giocatore totale che a dispetto dei difetti nel tiro da tre è destinato a lasciare il segno nella NBA per molti anni.
Lo stesso vale per Milwaukee con il ritorno di Middleton e soprattutto se Maker diventerà un giocatore vero riportando Henson ad un ruolo più adatto dalla panchina. Parker è un attaccante e ha taglia fisica. È un secondo violino eccezionale. I Bucks sono in termini di roster vicini, molto vicini al salto di qualità definitivo. Hanno bisogno più di tempo e salute che di giocatori.


FROM “GOLDEN TIMES”

Bob Myers, la storia dell’architetto dei Warriors.
Fu al campus di UCLA che conobbe Steve Lavin, ai tempi assistente di Jim Harrick: gli propose un provino. Non avrebbe mai guadagnato una borsa di studio ma avrebbe potuto trovare posto in squadra, come “walk-on”, in sostanza come volontario. Andò così bene che nel 1995 vinse il titolo NCAA. Quando Tyus Edney, il playmaker di allora, segnò il canestro della vittoria correndo da canestro a canestro alla velocità della luce contro Missouri nei quarti del Torneo NCAA, Myers fu il più rapido ad abbracciarlo finendo immortalato in ogni foto o immagine di quella prodezza. Fu il momento più entusiasmante della sua carriera di giocatore. L’anno successivo però trovò anche il modo di segnare 20 punti in una partita contro Oregon State e quando si laureò per qualche tempo si illuse di poter prolungare la propria carriera giocando all’estero. Non successe”.



LA STATISTICA 1
Oklahoma City è 40-6 nelle partite in cui Russell Westbrook realizza una tripla doppia.
LA STATISTICA 2
Quando viaggiò in tripla doppia media Oscar Robertson aveva anche una media di 44.3 minuti per sera. Westbrook ne gioca nove di meno.
LA STATISTICA 3
Quando viaggiò in tripla doppia media Oscar Robertson, le squadre eseguivano oltre 107 tiri di media a partita circa venti in più di adesso
LA STATISTICA 4
La recente striscia perdente di 8 gare è stata la più lunga per i Dallas Mavericks da quando Mark Cuban ne diventò proprietario nel gennaio del 2000.
LA STATISTICA 5
Golden State ha segnato almeno 100 punti in 19 gare su 20. E distribuito 30 assist 14 volte.

 

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