Non ha ancora 22 anni, è stato una seconda scelta ed è arrivato nella
NBA con un anno di ritardo rispetto all'inclusione nel draft. Ma Nikola
Jokic è diventato il perno dei nuovi Nuggets modificati di recente da
Michael Malone. Il coach dei Nugs ha ridotto la rotazione, eliminato
l'esperimento di inizio stagione quando aveva provato a giocare con
Jokic e Jusuf Nurkic assieme, abbassato il quintetto usando Danilo
Gallinari e Wilson Chandler come ali intercambiabili secondo una formula
che aveva funzionato anni fa a New York e sta funzionando anche a
Denver.
I Nuggets hanno risalito la classifica inserendosi nella lotta per l'ottavo posto. Nurkic è stato la vittima più eclatante del cambiamento. Ha perso il posto in quintetto e accumulato diverse serate in panchina. Non è contento e l'ha fatto sapere. I media hanno ipotizzato che sia sul mercato. Ma Jokic è esploso. Lo scorso anno fu primo quintetto di rookie. È un centro moderno che ha taglia fisica ma anche tiro e sa manovrare la palla. Non sarà mai un atleta e mai un grande difensore in una Lega sempre più basata sui cambi sistematici. Ma in attacco ha qualità accostabili a quelle di giocatori della sua stessa generazione come Joel Embiid o Karl-Anthony Towns. Con lui in campo Denver segna 128 punti per 100 possessi, un numero abnorme che inevitabilmente ha convinto Malone ad ampliargli il minutaggio di 24 minuti di media a spese di Jurkic. Denver ha una difesa mediocre ma con Jokic in campo non peggiora quindi è consigliabile sfruttarne l'impatto offensivo, il trattamento di palla, il tiro occasionalmente anche da tre punti. Jokic ha il 63% nel tiro da due contro il 54 di un anno fa. Da seconda scelta guadagna 1.3 milioni che nella NBA si oggi sono un salario ridicolo. La sensazione è che Malone abbia scelto lui come giocatore di riferimento.
LOOKING LIKE TINY ARCHIBALD
Nate “Tiny” Archibald è stato l’unico giocatore della storia a vincere nello stesso anno la classifica dei marcatori e degli assist. Westbrook e Harden hanno la possibilità di imitarlo.
I Nuggets hanno risalito la classifica inserendosi nella lotta per l'ottavo posto. Nurkic è stato la vittima più eclatante del cambiamento. Ha perso il posto in quintetto e accumulato diverse serate in panchina. Non è contento e l'ha fatto sapere. I media hanno ipotizzato che sia sul mercato. Ma Jokic è esploso. Lo scorso anno fu primo quintetto di rookie. È un centro moderno che ha taglia fisica ma anche tiro e sa manovrare la palla. Non sarà mai un atleta e mai un grande difensore in una Lega sempre più basata sui cambi sistematici. Ma in attacco ha qualità accostabili a quelle di giocatori della sua stessa generazione come Joel Embiid o Karl-Anthony Towns. Con lui in campo Denver segna 128 punti per 100 possessi, un numero abnorme che inevitabilmente ha convinto Malone ad ampliargli il minutaggio di 24 minuti di media a spese di Jurkic. Denver ha una difesa mediocre ma con Jokic in campo non peggiora quindi è consigliabile sfruttarne l'impatto offensivo, il trattamento di palla, il tiro occasionalmente anche da tre punti. Jokic ha il 63% nel tiro da due contro il 54 di un anno fa. Da seconda scelta guadagna 1.3 milioni che nella NBA si oggi sono un salario ridicolo. La sensazione è che Malone abbia scelto lui come giocatore di riferimento.
LOOKING LIKE TINY ARCHIBALD
Nate “Tiny” Archibald è stato l’unico giocatore della storia a vincere nello stesso anno la classifica dei marcatori e degli assist. Westbrook e Harden hanno la possibilità di imitarlo.
Giocatore
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Ppg
|
Apg
|
Russell
Westbrook
|
1° (+1.7)
|
2° (-1.3)
|
James
Harden
|
4° (-2.4)
|
1° (+1.3)
|
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