venerdì 15 dicembre 2017

The Lake Show, i più grandi: Pau Gasol e Jamaal Wilkes



10 Jamaal Wilkes

(2 titoli, 2 All-Star Game, 18.4 ppg, 2.6 apg, 5.4 rpg)

Ci sono giocatori che incredibilmente hanno scelto la partita sbagliata in cui esplodere. Nella Finale del 1970, Walt Frazier segnò 36 punti con 19 assist consegnando ai Knicks il loro primo titolo ma quella partita rimarrà per sempre quella dell’atto eroico di Willis Reed (in campo zoppicando, due canestri nei primi due possessi in un pandemonio indescrivibile). Nell’immaginario collettivo la partita incredibile di Frazier resta avvolta nella nebbia. A Jamaal Wilkes successe lo stesso nel 1980: quando i Lakers vinsero il titolo in gara 6 a Philadelphia senza Kareel Abdul-Jabbar, lui segnò 37 punti! Ma li segnò nella sera in cui il rookie Magic Johnson ne fece 42! Wilkes ha vinto un titolo da rookie ai Warriors come spalla di Rick Barry poi due a Los Angeles quand’era il numero tre della squadra dopo Magic e Kareem (o viceversa). Può essere considerato il James Worthy della prima edizione dello Showtime. In quelle stagioni a Los Angeles ebbe 18.4 punti di media con 5.4 rimbalzi con due convocazioni per l’All-Star Game. Rispetto a Worthy ha fatto un pochino di meno e in quella squadra c’era anche Norm Nixon a reclamare il ruolo di terza punta. Ma Wilkes era un all-around super, che nel ruolo di ala piccola giocava contro i giocatori di maggior talento della NBA di allora, vedi Larry Bird a Boston, Julius Erving a Philadelphia, Marques Johnson a Milwaukee. Aveva un tiro atipico, un movimento circolare sopra la testa, ma letale.
9 Pau Gasol

(2 titoli, 3 All-NBA, 3 All-Star Game, 17.7 ppg, 3.5 apg, 9.9 rpg)

Pau ha “salvato” la seconda parte della carriera di Kobe Bryant e dato un senso alla sua decisione di impossessarsi dei Lakers chiedendo di fatto la cessione di Shaq. Gasol è arrivato a metà della stagione 2007/08 quando i Lakers erano una buona squadra trasformandoli con il suo gioco in post basso, il tiro, la visione di gioco, le braccia lunghe che volevano dire rimbalzi e stoppate, in una immediata contendente per il titolo. Infatti con Gasol, i Lakers hanno giocato tre finali consecutivi, vincendone due. Kobe Bryant era chiaramente il miglior giocatore di quella squadra ma non avrebbe potuto vincere il titolo se non ci fosse stato lui. E’ stato il numero due di quel ciclo. Ma nella storia dei Lakers viene dopo James Worthy. (4-continua)



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