I Milwaukee Bucks detenevano il
diritto di chiamare al numero 1 del draft NBA ma la ABA sbandierando presunti
diritti territoriali aveva concesso ai New York Nets la possibilità di
scegliere per prima. Alcindor, anche per carattere, decise che non avrebbe
avuto problemi a giocare nella ABA e probabilmente era anche attratto dai Nets
ovvero dal ritorno a casa. “Volevo tornare a New York – disse Kareem Abdul-Jabbar in seguito – i
Nets erano in vantaggio”. Di sicuro giocare nella ABA sembrava più appetibile
che trasferirsi a Milwaukee. Ma giocò pulito. Disse che avrebbe ascoltato una
proposta per squadra e avrebbe accettato la più alta. Si raccomandò di sparare
tutte le cartucce perché non avrebbe dato a nessuno una seconda chance e di
sicuro non voleva trascinare a lungo quella trattativa.
I Bucks fecero la loro
offerta. La ABA spedì il grande George Mikan, ex pivot dei Lakers, la prima
grande star della NBA, nominato commissioner. Fece la sua offerta. Si tenne un
margine per trattare ancora. Era convinto che Alcindor non avrebbe rinunciato
alla possibilità di giocare al rialzo. Fu un errore colossale: Alcindor a
malincuore andò a Milwaukee, vinse il titolo NBA nel 1971 accanto a Oscar
Robertson, sviluppò una misteriosa forma di emicrania che l’avrebbe
accompagnato per tutta la vita, visse i suoi drammi (tra l’altro si ruppe una
mano tirando un pugno in partita a Kent Benson), cambiò il proprio nome,
continuò a mantenere a distanza tifosi e media, e diventò il più grande
realizzatore nella storia del gioco. New York perse la sua vera grande
opportunità di avere di nuovo a casa il più grande giocatore mai prodotto dai
suoi campi d’asfalto, dal suo programma scolastico.
Per la verità New York avrebbe avuto
un’altra opportunità nel giugno del 1975 quando Milwaukee accettò di
accontentare il desiderio di Kareem di essere ceduto. Diede solo due nomi di
squadra: i Los Angeles Lakers e i New York Knicks. Aveva 28 anni ed era nel
pieno della maturità. I Lakers mollarono mezza squadra per averlo e quando si
assicurarono anche Magic Johnson costruirono di fatto una delle più grandi
dinastie nella storia della NBA. I Knicks furono più riluttanti. Commisero un
errore passando in quelle stagioni da Spencer Haywood a Bob McAdoo, grandi
giocatori, grandi realizzatori. Ma Kareem avrebbe cambiato la storia della
franchigia e Kareem andò a Los Angeles.
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