Nurse è uno degli assistenti di Dwane Casey, uno dei
sopravvissuti dei Raptors. Casey era un giovane assistente di Kentucky quando
una busta spedita da lui alla recluta Chris Mills (futuro discreto giocatore
NBA) contenente denaro saltò fuori in modo rocambolesco creando uno scandalo
che avrebbe dovuto spazzarlo via. Casey ripartì dal Giappone, era un reietto.
In seguito è riemerso prima da assistente (a Seattle ha fatto la finale del
1996, a Dallas ha vinto il titolo del 2011) e poi capo a Minnesota e infine
Toronto.
Nurse invece ha trascorso gran parte della sua carriera in Gran
Bretagna, addirittura. Dopo i successi ad Iowa sempre nell’attuale G-League, Houston
lo mise a capo del progetto Rio Grande, la squadra di sviluppo che aveva come
obiettivo sperimentare le idee dei Rockets fino alle estreme conseguenze ovvero
provare a giocare tirando praticamente solo da tre o al ferro, proibendo i tiri
dalla media. Nel 2013 Nurse venne chiamato da Ujiri a Toronto ma solo
nell’ultima estate è diventato di fatto una specie di “offensive coordinator”.
I Raptors fino allo scorso anno giocavano un basket difensivo, fisico ma
antiquato in attacco, con la loro stella DeRozan impalpabile come tiratore da
tre punti (nel video sotto invece si allarga in angolo e attende lo scarico
come se fosse uno specialista).
I nuovi Raptors come filosofia ora usano di più la panchina,
spremono meno le stelle (Lowry nei playoff è sempre arrivato spento ma ora
gioca 32 minuti a partita, cinque in meno di media rispetto alle ultime due
stagioni), corrono di più e tirano da tre. Non sono i Rockets ovviamente ma
sparano dall’arco nove volte in più dell’anno scorso. DeRozan, che gioca 34
minuti a partita, il valore più basso dalla sua stagione da rookie quando c’era
ancora Bosh, esegue 3.6 tiri da tre di media e Nurse ha spiegato che il solo
fatto che li prenda aiuta i compagni e apre spazi per tutti. Persino Jonas
Valanciunas, centro vecchia scuola, ha iniziato a tirare da tre, così mixando
il suo gioco spalle a canestro come nel video sotto.
Il risultato è che oggi i Raptors sono la terza squadra
della Lega nei punti per 100 possessi e la quarta difesa nella stessa metrica.
Non ci sono garanzie di un approdo in finale che sarebbe storico. All’orizzonte
resta LeBron James prima o poi da superare e resta da capire se possa andare in
finale o addirittura vincerla una squadra il cui miglior giocatore è DeRozan e
conta su un esercito di “role players”. Ma Ujiri è riuscito a costruirla con
pazienza senza passare dal disastro, vincendo praticamente tutti gli scambi, sostituendo
i giocatori diventati troppo costosi con elementi giovani e a basso costo, addirittura
cambiando filosofia di gioco senza cambiare né l’allenatore né i quattro
giocatori di punta. Davvero notevole.
(3-fine)
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