In gara 1 tutto quel che
fece Michael Jordan fu sparare, senza errori, dentro il canestro di Portland,
sei fucilate da tre punti. I Blazers lo invitarono al tiro. Come molti fecero
in quelle stagioni, anche a Portland pensarono che concedergli il tiro da fuori
fosse il minore dei mali. Almeno avrebbe evitato di caricare di falli gli
avversari attaccando l’area.
Ma Michael segnò un canestro da tre dopo l’altro,
accumulò 35 punti già nel primo tempo chiudendo la partita. Il primo pugno era
arrivato a bersaglio. Durissimo. Sarebbe toccato a Drexler rispondere. Dopo
l’ultima delle sei bombe, si voltò verso Magic Johnson, a bordo campo come
telecronista, e in un gesto diventato epico, allargò le braccia come a dire:
“Facile no?”. Lo chiamarono “The Shrug”.
“Non sapevo cosa stessi
facendo, ero in trance agnistica, tiravo e la palla andava sempre dentro”, spiegò...
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