Il 10 novembre 1971 invece i Knicks decisero di
eseguire un triplo salto mortale ed effettuare uno degli scambi più rumorosi
nella storia della NBA. Girarono Mike Riordan e Dave Stallworth a Baltimore per
ottenere niente di meno che Earl Monroe, il loro giustiziere dell’anno prima,
il grande avversario per anni, soprattutto di Walt Frazier.
Nessuno pensava che
Monroe e Frazier potessero coesistere, tanto più considerando l’accesa rivalità
che li separava e che era stata alimentata da tre serie di playoffs
consecutive, di cui due terminate alla settima partita e concluse con una
vittoria per parte. Ma Holzman ridisegnò la squadra: il vecchio Barnett fu
retrocesso in panchina come cambio e Monroe diventò la guardia titolare, anche
se inizialmente per mostrare il proprio desiderio di non turbare certi
equilibri chiese di partire lui dalla panchina. L’altra significativa addizione
fu quella di Dean Meminger, che a Rucker Park era conosciuto come “The Dream”,
il sogno, un ragazzo cresciuto nel Bronx e reclutato da Al McGuire per
Marquette. I Knicks lo scelsero nei draft del 1971 per le sue qualità difensive.
Vi restò tre anni (poi ritornò a fine carriera per un’ultima corsa, nella
stagione 1976/77).
Con poco tempo per inserire Monroe e praticamente
senza Reed, i Knicks vinsero solo 48 partite in stagione regolare poi nei
playoffs si trasformarono e cancellarono Baltimore (ironia della sorte) e
Boston. Ma la Finale contro i Lakers fu senza storia. I Knicks vinsero gara 1 a
Los Angeles e poi persero quattro volte di fila. Secondo Holzman senza
l’infortunio di Reed durante la stagione regolare sarebbe finita diversamente,
anche se il titolo – l’unico – vinto da Jerry West con i Lakers fu come la cancellazione
di un’ingiustizia.
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