mercoledì 14 marzo 2018

New York Basketball Stories 2.0: Frazier l'uomo che veniva dalla povertà



Frazier era il più anziano di nove figli di una famiglia poverissima di Atlanta in Georgia in un’epoca in cui per gli afroamericani il sud del paese non era proprio il luogo più piacevole in cui vivere. Giocava alla Howard High School e diventò una stella, il miglior giocatore della Georgia ma con pochissima visibilità perché confinato nelle competizioni per soli ragazzi di colore nelle palestre ghettizzate di scuole nere. Non venne neanche considerato dai college della zona, tipo Georgia Tech, che anni dopo avrebbe attinto ripetutamente dalle strade di New York (Kenny Anderson, Stephon Marbury), o Georgia.
Andò a Southern Illinois perché pur giocando in Division II aveva grandi ambizioni e in calendario partite contro college di prima divisione. Frazier voleva mettersi in mostra per andare nella NBA. Non voleva altro.
All’epoca però era un timidissimo ragazzo del sud, che parlava con un filo di voce e una cantilena che al nord risultava quasi incomprensibile. Non fu strano che a scuola rendesse poco fino a perdere l’eleggibilità. Ma Coach Hartman gli consentì di allenarsi per un anno con la squadra “ufficiale” suggerendogli di sfruttare quella stagione per completare il proprio bagaglio tecnico. Frazier si concentrò sulla difesa e in particolare sull’arte di rubare palla, meglio se al momento giusto. Questa capacità in seguito gli avrebbe assicurato il soprannome di “Clyde” in contemporanea con l’uscita (1967) del film “Bonnie and Clyde”, una coppia di ladri in cui il personaggio maschile si vestiva in modo estroso, con pellicce, grandi cappelloni, occhiali a tinte forti, stivaloni. A New York, Frazier avrebbe presto adottato quel modo di vestire che ad Harlem era già diventato popolare grazie a “Pee Wee” Kirkland, una delle leggende del basket da strada, Recuperata l’eleggibilità, Frazier portò Southern Illinois al successo nel Torneo NIT le cui finali si disputavano proprio a New York, nel vecchio Garden. E Holzman fu conquistato dalla finale di Frazier. “Nel primo tempo aveva distribuito la palla, coinvolgendo i propri compagni ma nel secondo tempo, per rimontare, cominciò a usare il suo tiro. E Southern Illinois vinse”, spiegò il coach, all’epoca responsabile dello scouting...



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