1 GOLDEN STATE – 12 vittorie di fila, il record di club di assist, i Warriors hanno
risparmiato Green, inflitto scarti abissali alle avversarie. Contro Minnesota settima
volta oltre i 20 contemporaneamente i Big Three (Steph, KD, Klay).
2 SAN ANTONIO – Senza deviare dalla volontà di non spremere i vecchi, prima di tutti
Manu Ginobili, gli Spurs sono imbattuti in trasferta e cavalcano una striscia
di 10 vittorie
3 CLEVELAND – La settimana in cui Kevin Love è stato “The Big One” non la terza punta.
Implacabile nel tiro da tre. 19/29 nelle ultime tre gare, tutte vinte.
4 LA CLIPPERS – Quando le big non perdono mai basta una sconfitta in trasferta per
retrocedere. Figuriamoci due. A Indianapolis una tragedia offensiva. Chris Paul
resta primo nelle palle recuperate. La sequenza di gare in trasferta si sta
rivelando durissima.
5 TORONTO – Le vittorie in trasferta di Houston e Milwaukee non vanno trascurate
dopo un passaggio a vuoto ma con un calendario severo. Contro i Bucks 14 triple
di squadra, record stagionale.
6 MEMPHIS – Battuti Jazz e Clippers in trasferta, Memphis ha vendicato la sconfitta
interna con Miami andando a vincere a South Beach contro la squadra di cui David
Fizdale è stato assistente per otto stagioni. Anche senza Zach Randolph.
7 HOUSTON – I Rockets sono diventati la prima squadra NBA a eseguire 50 triple in
una partita. Con D’Antoni coach, giocatori come Harden e Anderson era solo una
questione di tempo. Ha vinto cinque delle ultime sei, Clint Capela al recordcarriera (26) contro Portland.
8 CHICAGO – Chiuso il classico viaggio autunnale, sei trasferte di fila ma quattro
vittorie che hanno dato ai Bulls la consapevolezza di poter aspirare ad un
ruolo importante a est.
9 CHARLOTTE – Anche per i Bobcats un passaggio
negativo, criticato aspramente da Coach Steve Clifford. Poi nella vittoria su
New York è stato riscoperto Jeremy Lamb in coppia con Kemba Walker. Questo
back-court ha vinto un titolo NCAA a Connecticut.
10 ATLANTA- Brutta settimana, con 4 sconfitte in
5 gare dopo il 9-2 iniziale, inclusa una prova raggelante da 68 punti a Salt
Lake City. Nella NBA nessuno difende così bene da tenere qualcuno a 68.
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