lunedì 16 gennaio 2017

NBA WEEK 12/c: le guardie dell'East per l'All-Star Game



Scegliere le guardie della squadra della Eastern Conference per il prossimo All-Star Game è esercizio complicato perché il ruolo attraversa una sorta di età dell'oro in cui la profondità è padrona e le tipologie di giocatore differiscono. Quante guardie credibili giocano a Est? E Giannis Antetokounmpo va considerato uno di loro nel suo ruolo spurio di point-guard che gioca accanto ad un'altra point-guard? DeMar DeRozan è chiaramente la miglior shooting-guard della conference e merita di partire in quintetto ma il problema è tenere fuori diversi dei primi 25 giocatori in assoluto della Lega.
CANDIDATI POINT-GUARD: Isaiah Thomas (Boston), Kyrie Irving (Cleveland), Kemba Walker (Charlotte), John Wall  (Washington), Kyle Lowry  (Toronto). Omissioni: Dennis Schroder (Atlanta), Goran Dragic (Miami). Qui le cifre.

Giocatore
Ppg
%
%3p
%tl
Apg
I.Thomas
28.2
45.6
37.8
90.6
6.1
K.Irving
23.8
46.5
41.5
89.5
5.7
K.Walker
23.1
46.8
42.1
83.0
5.5
J.Wall
22.8
45.9
30.4
81.9
10.3
K.Lowry
22.4
47.5
44.5
83.3
7.2

LA SCELTA - Thomas come point-guard titolare. Non è una questione di statura: rende la sua ascesa eclatante ma non deve condizionare. Thomas nell'ultimo mese ha giocato come se fosse il suo (virtuale) omonimo dei Detroit Pistons. È praticamente infallibile dalla lunetta. Il numero 2 è Kyrie Irving: sicuramente le sue cifre avrebbero un altro volume se fosse il numero 1 della sua squadra. La nomina è condizionata dai risultati dei Cavs e dalla sua solidità come "Clutch Player". L'omissione più difficile non è Kemba Walker (una versione leggermente meno lussuosa di Thomas) ma John Wall ovvero l'unico che riesca a segnare tanto coinvolgendo i compagni e con 2.3 palle rubate a partita. Ma i Wizards vincono meno di Boston e Cleveland. Secondo me questo deve avere un peso. E tuttavia è certo che nell’ultimo mese pochi sono stati “on fire” come Kyle Lowry.
CANDIDATI SHOOTING-GUARD: DeMar DeRozan  (Toronto), Jimmy Butler  (Chicago), Bradley Beal (Washington). Le cifre.

Giocatore
Ppg
%
%3p
%tl
Apg
Rpg
D.DeRozan
28.2
47.4
24.1
84.2
3.7
5.4
J.Butler
25.1
45.3
35.3
87.4
4.6
6.8
B.Beal
22.4
46.0
40.5
80.6
3.5
2.8

LA SCELTA - DeRozan ha portato l'efficacia scomparsa del tiro dalla media a livelli impensabili. In sostanza prende costantemente i tiri che secondo il credo provato dai numeri del modernismo non andrebbero presi. Ma il suo caso è un'eccezione. Dove torna ad essere tradizionale è nel numero di tiri liberi che riesce a procurarsi. La seconda guardia non può che essere Butler anche se l'utilizzo di Chicago è spesso da ala piccola in un quintetto small. Butler abbina anche più di DeRozan all'efficacia offensiva e un gioco totale anche un gran rendimento difensivo.
LA WILD CARD - Antetokounmpo. La sua stagione presenta anomalie statistiche che ne fanno un giocatore unico sui due lati del campo. Potremmo considerarlo il primo point-man in grado di stoppare qualsiasi avversario di qualsiasi ruolo. Un'altra chicca: con oltre 13 di media è il giocatore che segna più punti nell'area dei tre secondi. Wild card classica per la quantità di aree in cui sa intervenire. Non c'è un'alternativa.

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