mercoledì 4 gennaio 2017

NBA WEEK 10/Harden primo e il nervosismo di Curry

1 JAMES HARDEN - Dopo la tripla doppia con 53 punti è impossibile non riconsegnrgli la leadership della classifica.
2 RUSSELL WESTBROOK - Adesso è il sesto di sempre per triple doppie. Sono 53 all'ultimo intertempo.
3 LEBRON JAMES - A 32 anni di età ha segnato circa 2.000 punti in carriera più di quanti ne avesse segnati Kobe.

martedì 3 gennaio 2017

NBA WEEK 10/d: i Knicks di nuovo in crisi

Prima di cominciare, i Knicks. Dopo essere entrati legittimamente tra le Top 10 della Lega due settimane fa, essere sembrati sull'orlo di conquistare una posizione sicura all'interno dell'area-playoffs, hanno perso cinque partite di fila precipitando di nuovo in crisi. La difesa continua ad essere un problema. Joakim Noah ha sottolineato che in questo roster ci sono tre giocatori che possono segnare contro tutti e quindi se ruscissero ad essere solo decenti in difesa. Ma non è così semplice. Delle tre presunte star solo Kristaps Porzingis con il suo attacco sostiene i propri limiti difensivi (e non è contento che vogliano ridurgli i minuti per proteggere problemi fisici che lui non avverte). Con Anthony i Knicks concedono più di quanto segnino e con Derrick Rose la differenza è addirittura abissale. Ora il ranking.

NBA WEEK 10/c: la saggia estensione di Erik Spoelstra

Pur essendo chiaramente un club in fase di ricostruzione dopo la fine anticipata della squadra dei Superfriends, Miami ha esteso il contratto di Erik Spoelstra, il giovane coach (ha 45 anni) che ha allenato in quattro finali e vinto due titoli. Spoelstra sta dimostrando che nessun allenatore è davvero migliore della squadra che allena. Ma Miami (quindi Pat Riley) ha fatto bene apuntare su di lui "long term" per tanti motivi.

NBA WEEK 10/b: Denver ha puntato su Nikola Jokic

Non ha ancora 22 anni, è stato una seconda scelta ed è arrivato nella NBA con un anno di ritardo rispetto all'inclusione nel draft. Ma Nikola Jokic è diventato il perno dei nuovi Nuggets modificati di recente da Michael Malone. Il coach dei Nugs ha ridotto la rotazione, eliminato l'esperimento di inizio stagione quando aveva provato a giocare con Jokic e Jusuf Nurkic assieme, abbassato il quintetto usando Danilo Gallinari e Wilson Chandler come ali intercambiabili secondo una formula che aveva funzionato anni fa a New York e sta funzionando anche a Denver.

lunedì 2 gennaio 2017

NBA WEEK 10/a: la rivelazione Harrell nei super Rockets

Il centro svizzero Clint Capela era un sicuro, legittimo candidato al titolo di giocatore più progredito della stagione quando un infortunio l'ha messo fuori combattimento per almeno un mese. Immediatamente i Rockets sono stati accreditati dell'imminente acquisto di Kostas Koufos.

venerdì 30 dicembre 2016

NBA WEEK 9/All in One

Era il 2004. I Lakers avevano appena perso in maniera catastrofica la Finale contro i Pistons. Un 4-1 senza storia, inatteso e parente stretto di un cappotto. L'unica vittoria in gara 2 era stata acciuffata in extremis dopo un tempo supplementare con una tripla concessa a Kobe Bryant. Era il Superteam con Gary Payton e Karl Malone al passo d'addio.

giovedì 29 dicembre 2016

NBA WEEK 9/Kyrie Irving è il miglior closer della Lega?


1 RUSSELL WESTBROOK - 15 triple doppia in una stagione unica che comincia a dover essere considerata tra le migliori di sempre.
2 JAMES HARDEN - Almeno 10 assist in 10 partite su 11.
3 KEVIN DURANT- È la vita che si è scelto. Gioca una strepitosa partita con energia estrema a Cleveland ma i Warriors perdono e lui si prende le colpe.

mercoledì 28 dicembre 2016

Joel Embiid un rookie avvantaggiato ma unico per i Sixers

Joel Embiid vincerà il trofeo di rookie dell'anno. La corsa non è neppure cominciata. Il suo dominio è schiacciante. Ha un vantaggio netto sulla concorrenza, quello di essere stato scelto due anni fa. Pur non avendo giocato, ha due anni di più, ha potuto maturare fisicamente e tecnicamente, è stato esposto per due anni ai ritmi di lavoro, al contesto di un club NBA. Potrebbe essere discutibile la regola ma ne hanno beneficiato altri prima di lui. David Robinson ad esempio debuttò a San Antonio due anni dopo la scelta e a differenza di Embiid non era nemmeno infortunato. O Blake Griffin.

lunedì 26 dicembre 2016

Ecco come Pat Riley portò Shaq a Miami

Era il 2004. I Lakers avevano appena perso in maniera catastrofica la Finale contro i Pistons. Un 4-1 senza storia, inatteso e parente stretto di un cappotto. L'unica vittoria in gara 2 era stata acciuffata in extremis dopo un tempo supplementare con una tripla concessa a Kobe Bryant. Era il Superteam con Gary Payton e Karl Malone al passo d'addio.

I ritiri di maglia degli Spurs: ma chi era Captain Late James Silas?

Il ritiro della maglia numero 21 di Tim Duncan da parte dei San Antonio Spurs era un gesto scontato. Nessun giocatore ha vinto di più o è stato più importante nella storia della franchigia. Per quanto si tratta di un'organizzazione modello quasi nulla di quello che è stato realizzato sarebbe stato possibile senza il colpo di fortuna della Lotteria del 1997. Il 21 di Duncan è l'ottavo numero ritirato dagli Spurs. Prima di lui sono stati onorati dello stesso gesto David Robinson, Sean Elliott, Avery Johnson, Bruce Bowen, George Gervin, Johnny Moore e James Silas.

sabato 24 dicembre 2016

NBA WEEK 8/All in One

 Se fosse una squadra NCAA, Minnesota sarebbe difficilmente battibile ma siccome gioca nella NBA il problema è più serio e non pare averlo risolto la presenza di un top coach come Tom Thibodeau. I Wolves sono l'ultimo esperimento di squadra costruita attraverso il draft con  iocatori coetanei da crescere tutti assieme. In passato ha funzionato raramente. Il mix giovani-veterani ha un record storico migliore.

Golden Times: quando i Warriors scelsero Jerry West


Joe Lacob voleva un consigliere. Una persona che suggerisse, un appoggio esperto per lui e per i suoi manager o allenatori. Una voce sicura. Joe Lacob voleva Jerry West, l'uomo simbolo - letteralmente - della NBA. Un uomo che ha sempre avuto un appuntamento fisso con la Finale NBA prima da giocatore, quasi sempre dalla parte sbagliata (nel 1969 fu MVP di una finale persa: non è mai più successo), poi da infaticabile, geniale general manager. West aveva scambiato Norm Nixon per Byron Scott, un rookie, aveva firmato Bob McAdoo quando nessuno l'avrebbe voluto toccare, aveva scelto Pat Riley come allenatore preferendolo a sé stesso!, era l'uomo che aveva sfasciato i Lakers per poter firmare da free-agent Shaquille O'Neal e poi girare Vlade Divac a Charlotte per un 18enne di nome Kobe Bryant. Ma Jerry West, il cui ultimo lavoro era stato a Memphis, era sempre stato soprattutto una bandiera dei Los Angeles Lakers.

mercoledì 21 dicembre 2016

NBA WEEK 8/the next 10 con Gordon Hayward e il caso Cousins


11 STEPHEN CURRY - Dei top players dei Warriors è l'unico che stia tirando peggio ma è possibile che succeda semplicemente perché non si poteva tirare meglio di come ha fatto l'anno scorso.
12 DEMARCUS COUSINS - Periodo durissimo culminato con la guerra personale al Sacramento Bee, il quotidiano di casa. Trade Watch. Full Alert. Il cambio di scenario forse inevitabile.

lunedì 19 dicembre 2016

NBA WEEK/8: la scalata dei Jazz





1 GOLDEN STATE – Contro Portland, quarta gara con 135 punti e 35 assist. Nessun altro nella Lega ne ha fatta neanche una.
2 SAN ANTONIO – Quando Tony Parker va in doppia cifra gli Spurs vincono sempre. 10-0 adesso.

NBA WEEK 8/nei top 10 compare The Greek Freak

1 RUSSELL WESTBROOK - Tre partite di fila senza tripla doppia di cui due perse prima di dare via 22 assist contro Phoenix dimostrano che dopo tutto è umano.
2 JAMES HARDEN - Non riuscirà a emulare Nate Archibald perché lo status di unica superstar di Houston lo conduce sui binari degli assist più che dei punti. Ma se i Rockets con meno star power delle altre sono tra le prime cinque squadre della Lega il credito va a lui.

NBA WEEK 8/c: la guerra ai riposi delle star

Il nuovo contratto collettivo prevede una seria riduzione del numero di partite back-to-back e soprattutto la combinazione ritenuta più letale, le quattro gare in cinque giorni. Per creare spazio - essendo fuori discussione la riduzione del calendario- la stagione comincerà due settimane prima circa per dilatare la durata. L'obiettivo è duplice: proteggere la salute dei giocatori quindi ridurre i rischi di infortunio e con più tempo per recuperare convincere gli allenatori a non "riposare" i giocatori chiave in talune partite.

NBA WEEK 8/b: il nuovo contratto creerà un problema ai Warriors



Il nuovo contratto collettivo siglato in linea di principio è un atto di intelligenza. La NBA attraversa un momento strepitoso e rovinarlo o comprometterlo con una battaglia sindacale sarebbe stato delittuoso. Anche da parte dei giocatori ovviamente.
I dati salienti a quanto è dato sapere sono soprattutto quattro:

NBA WEEK 8/a: l'evoluzione imperfetta dei Timberwolves

 Se fosse una squadra NCAA, Minnesota sarebbe difficilmente battibile ma siccome gioca nella NBA il problema è più serio e non pare averlo risolto la presenza di un top coach come Tom Thibodeau. I Wolves sono l'ultimo esperimento di squadra costruita attraverso il draft con  iocatori coetanei da crescere tutti assieme. In passato ha funzionato raramente. Il mix giovani-veterani ha un record storico migliore.
Lo sanno bene a Minnesota perché il triangolo Marbury-Garnett-Laettner non è durato molto e la squadra ha ottenuto i risultati migliori quando è stata costruita attorno a Kevin Garnett con veterani quali Latrell Sprewell e Sam Cassell. A Dallas la combinazione Kidd-Jackson-Mashburn si sciolse ai primi accenni di gelosia. Il precedente migliore è il più recente. Oklahoma City avrebbe certamente vinto se avesse conservato il trio Westbrook-Harden-Durant. Ma in fondo il problema è anche questo. Harden se ne andò per pochi milioni di dollari - so quanto è paradossale dirlo - e maggiori responsabilità. Qualcosa succede sempre.

giovedì 15 dicembre 2016

NBA WEEK 7/All in One

I Warriors hanno vinto per la settima volta consecutiva contro i Clippers che per molti - incluso me - sarebbero l'unica squadra con il potenziale teorico per metterli in difficoltà nella Western Conference. Che si sia giocato a Los Angeles e che la partita non abbia avuto storia è allarmante per l'equilibrio o presunto equilibrio dei playoffs.

martedì 13 dicembre 2016

NBA WEEK 7/i top 20 della stagione

1 RUSSELL WESTBROOK - Donovan fa notare che quando va a rimbalzo difensivo con forza poi in stile Magic il contropiede diventa letale. E i Thunder sono quasi obbligati a correre perché non hanno tiratori. Ha chiuso a 7 la sua serie di gare in tripla doppia.

2 JAMES HARDEN -
Ha perso il duello con Westbrook e vinto la partita. Beverley gli consente di nascondersi in difesa sugli Andre Roberson della situazione. Contro Dallas i suoi 16 assist sono solo uno in meno rispetto al record carriera.